La lettera dei lavoratori Myrmex: “nostra vicenda in assordante silenzio”
Dopo avere atteso a lungo e con grande senso di responsabilità che la Regione Sicilia trovasse delle soluzioni per noi lavoratori del centro di ricerca ex-Myrmex, e che il Governatore Musumeci si facesse espressione delle nostre esigenze e dello sviluppo del territorio catanese, registriamo ancora una volta il più assordante silenzio.
Fino ad ora abbiamo ricevuto tante, troppe promesse disattese puntualmente dai governi, di tutti i colori politici, che si sono susseguiti alla Regione Siciliana.
Come se non bastasse domani (giovedì 5 aprile) si riunirà il consiglio di amministrazione del CNR con un ordine del giorno che prevede l’acquisizione del centro di ricerca Myrmex, sebbene la soluzione sia logisticamente ed economicamente svantaggiosa per l’Ente e sebbene le istituzioni locali (pensiamo per esempio alle dichiarazioni pubbliche fatte poco tempo fa dal sindaco Bianco) avessero ventilato la possibilità di soluzioni più adeguate.
A questo punto la situazione diventa estremamente delicata – ancora di più di quanto non lo sia stata sino ad oggi – in quanto gli ammortizzatori sociali sono finiti ed ai lavoratori non vengono date concrete prospettive di alcun tipo.
In una città che si è trasformata in una polveriera sociale, il caso Myrmex rischia di esplodere nel momento in cui tantissime vertenze irrisolte stanno devastando Catania e massacrando i lavoratori di questo territorio.
Oggi noi ex ricercatori della Myrmex di Catania, chiediamo alla Regione quale sia – se c’è ancora – il nostro destino lavorativo. Abbiamo sempre avuto e continuiamo ad avere – come abbiamo sempre affermato pubblicamente – fiducia nelle istituzioni ma il tempo è scaduto ed abbiamo bisogno di risposte chiare, concrete ed immediate. Dal 29 dicembre scorso, data in cui abbiamo avuto un confronto con il Governo regionale, attendiamo esiti che non arrivano. Abbiamo deciso di rispettare i tempi chiestici dal Governo regionale per trovare una soluzione. Abbiamo atteso. Ma l’ ordine del giorno del CNR è una beffa ai lavoratori che si aggiunge al danno su di loro perpetuato da anni.
Per questo noi chiediamo con forza che le istituzioni della nostra città e della nostra Regione diano risposta all’urlo di disperazione dei ricercatori della Myrmex.
Noi non possiamo accettare che chi ci rappresenta manifesti un continuo e totale disinteresse nei nostri confronti, lavoratori allo stremo, privati del nostro futuro e della nostra dignità di cittadini.