Tentata rapina a Firenze, l’arresto dei criminali | VIDEO
Irruzione, nel primo pomeriggio di ieri, nella filiale di Porta al Prato della Cassa di Risparmio di Firenze: due uomini, con il volto coperto da maschere, sono entrati nella banca; uno era armato di pistola.
A dare l’allarme al 113 è stata la direzione centrale della stessa banca dopo la brusca ed anomala interruzione delle comunicazioni telefoniche.
Secondo quanto ricostruito dalle testimonianze, uno dei malviventi avrebbe rinchiuso dipendenti e clienti in una stanza, mentre l’altro sarebbe rimasto con il cassiere attendendo l’apertura della cassaforte temporizzata.
Quando i rapinatori hanno sentito in lontananza le sirene delle volanti e dell’Unità Operativa di Pronto Intervento (UOPI) si sarebbero tolti le maschere, nascosto le armi e, una volta liberato gli ostaggi, mischiati tra loro fingendo fosse tutto in regola.
L’esperienza del responsabile della Prima Squadra Volante è stata determinante: sorpreso dall’anomala reazione del direttore ad un suo cenno d’intesa, l’ispettore (nome in codice: “ALFA21”) ha fatto scattare una vera e propria azione di accerchiamento coordinandosi con la Sala Operativa “HH23”.
- ALFA21: …all’interno vedo l’impiegato mi guarda strano, non fa nessun cenno, fai avvicinare l’UOPI.! …Non posso escludere che all’interno ci sia qualcuno…
- SALA OPERATIVA HH23: …facciamo massima attenzione, massima attenzione…
Gli agenti UOPI, specializzati in operazioni antiterrorismo, hanno subito bloccato con il loro mezzo blindato l’ingresso della banca.
- ALFA21: …vedo due uomini calvi… sono dietro al bancone al centro della sala… si sta aprendo la porta… UOPI in posizione!
Armi in pugno, in pochi istanti i poliziotti hanno costretto i rapinatori alla resa “incondizionata”.
- ALFA21: …uno fuori… un secondo messo a terra! …due rapinatori ammanettati…
- SALA OPERATIVA HH23: …bene, bene… bravi!
In manette – tra gli applausi della gente e le congratulazioni della Sala Operativa della Questura di Firenze – sono subito finiti due uomini di 30 e 46 anni, entrambi originari della Capitale e già noti alle forze dell’ordine.
La polizia è stata poi costretta a far uscire tutti i clienti e i dipendenti dalla filiale per bonificare l’area ed escludere così che possibili complici si fossero nascosti all’interno.