Medico di base, da ora scatta il pagamento per qualasiasi cosa: diventa una tassa | Devi sborsare anche per fare le visite
Stanno per cambiare numerosi aspetti della vita quotidiana dei cittadini italiani, soprattutto in relazione alle spese da sostenere per il pagamento delle prestazioni mediche, compreso il medico di base e non solo.
In Italia, infatti, il cittadino ha accesso a cure di vario tipo e alle strutture pubbliche come ospedali e ambulatori per effettuare diversi controlli. Questo garantisce una tutela della salute di base senza oneri eccessivi per la popolazione.
Un sistema complesso, gestito in gran parte dalle Asl, che permette di accedere a esenzioni in base a patologie o reddito, consentendo di effettuare numerosi esami e controlli in modo completamente gratuito. Tuttavia, per quanto riguarda il medico di base, che resta gratuito per tutti, negli ultimi anni sono emerse nuove dinamiche legate a tariffe per alcuni certificati specifici.
In alcuni casi, purtroppo, non è possibile ottenere il rimborso delle spese sostenute per determinati servizi. Questa situazione ha sollevato numerose polemiche tra i cittadini.
Allarme medico di base in Italia: ora bisogna pagare senza poter richiedere risarcimenti
Come accennato in precedenza, il medico di base ha visto cambiare diverse dinamiche nel proprio ambito professionale. Una delle novità riguarda il pagamento per la redazione di alcuni certificati, come ad esempio quello di idoneità all’attività sportiva non agonistica o ludico-motoria, richiesto da palestre o centri sportivi. Lo stesso discorso vale per i certificati di infortunio sul lavoro Inail, per la domanda di invalidità civile, e per i certificati di buona salute richiesti da scuole estive, campeggi o per soggiorni in zone climatiche particolari.
Non finisce qui, perché in alcuni casi specifici i certificati richiesti non sono rimborsabili né deducibili nella dichiarazione dei redditi tramite la classica documentazione Irpef. Un esempio evidente di questa situazione riguarda i certificati emessi da un medico legale.
Non puoi detrarre la fattura del medico legale
L’intervento del medico legale può essere richiesto in molteplici situazioni: dalla perizia su un’autopsia per approfondire le cause di un decesso, alla certificazione dell’origine di determinate lesioni. Tuttavia, nel caso in cui venga richiesta un’autopsia, le spese sostenute non possono essere indicate per ottenere detrazioni Irpef come spese mediche.
Se la fattura del medico legale è intestata al tribunale competente, non si ha diritto alle agevolazioni fiscali. Secondo le norme vigenti, la fattura viene considerata “intestata ad altri“, anche se viene allegata una copia del documento di chi ha realmente effettuato il pagamento, includendo il numero del documento e la qualifica di soggetto pagante. Per poter beneficiare della detrazione Irpef, anche nel caso di interventi da parte del medico legale, è necessario che la fattura sia intestata direttamente al soggetto interessato e non a terzi. In conclusione, è importante prestare attenzione alla documentazione relativa alle spese mediche, specialmente quando si tratta di prestazioni specialistiche come quelle fornite dai medici legali, per non incorrere in spiacevoli sorprese durante la dichiarazione dei redditi.