Busta paga, con questo metodo l’azienda deve darti l’aumento: funziona così per legge | Basta mandare questa richiesta
La legge parla chiaro: se sei un lavoratore dipendente ed hai firmato questo documento, ti spetta un aumento in busta paga
Il rapporto di lavoro, esattamente come ogni altra forma di relazione, deve basarsi su valori solidi affinchè possa durare nel tempo. La fiducia reciproca ed i valori condivisi sono essenziali per garantire il benessere aziendale e la soddisfazione personale.
Sia il lavoratore che il datore di lavoro hanno obblighi e doveri a cui adempiere. Questa reciprocità consente di instaurare un rapporto professionale basato sulla collaborazione, sulla trasparenza e sul rispetto.
Da un lato, il dipendente deve sposare i valori e la mission aziendale rispettando le esigenze dell’impresa e perseguendo gli obiettivi comuni. Dall’altro lato, il datore di lavoro ha l’obbligo di creare un’ambiente equilibrato, sicuro e sereno.
Inoltre, il rapporto professionale è basato su uno scambio reciproco. Le conoscenze, le competenze e le abilità dei professionisti vengono messe a disposizione dell’organizzazione, in cambio di un riconoscimento economico, di bonus ed incentivi chiaramente espressi in Busta Paga.
Il patto stipulato tra lavoratore dipendente e datore di lavoro
Come abbiamo anticipato, il rapporto di lavoro è basato su valori fondamentali e reciproci che definiscono la relazione tra lavoratore subordinato e datore di lavoro. Lo scambio reciproco è regolamentato da un contratto di lavoro che pone le condizioni e i diritti di entrambi.
Il lavoratore è tenuto a impiegare le proprie conoscenze per perseguire gli obiettivi dell’azienda. Il datore di lavoro è obbligato a fornire la formazione e gli strumenti necessari per compiere al meglio il lavoro. Talvolta, oltre al contratto di lavoro, tra le due parti viene stipulato un patto di non concorrenza. Si tratta di un metodo che ha l’obiettivo di limitare la possibilità del lavoratore di abbandonare il proprio posto di lavoro e passare alla concorrenza.
L’aumento in busta paga
Il patto di non concorrenza è uno strumento che consente al datore di lavoro di preservare i trucchi aziendali ed evitare che un dipendente possa utilizzare queste conoscenze presso altre organizzazioni. Il vincolo è circoscritto ad un determinato periodo di tempo, ma esistono anche delle condizioni che tutelano il dipendente firmatario del patto.
L’articolo 2125 del Codice civile stabilisce che il patto di non concorrenza può avere una durata massima di 3 anni per i lavoratori subordinati e 5 anni per i dirigenti. Ma c’è un ulteriore elemento fondamentale regolamentato dallo stesso articolo. Come riporta il sito web “money.it“, affinchè il patto sia valido deve esserci una maggiorazione nella busta paga del dipendente. Il lavoratore, dunque, si impegna a non passare alla concorrenza in cambio di un corrispettivo che sia ragionevole.