Patente, da ora scatta la tassa biennale: sei costretto a pagare o te la levano | Migliaia di patenti nei secchi

Patente, la tassa biennale
La tassa biennale della patente – moralizzatore.it

Alcuni patentati sono costretti a pagare una tassa biennale per mantenere il diritto di guida: le leggi attuali.

Avere una patente ad oggi non è di per sé una spesa, se non fosse per quelli che il possesso di un’auto comporta. Si parte dal semplice carburante, passando per l’assicurazione e finendo per altri costi noti a tutti.

Se da una parte il conseguimento della patente sembra essere l’unica spesa per quanto riguarda l’idoneità alla guida, il problema potrebbe insorgere nel momento in cui la legge richiede un costo biennale. Ma vediamo nel dettaglio.

Dal rinnovo della patente alla spesa biennale

Come noto a tutti, la tassa per la visita medica obbligatoria  per il rinnovo della patente si aggira intorno ai 40-50 euro presso le strutture pubbliche come la ASL, ma può salire fino a 100-150 euro se si sceglie una clinica privata​. A questi costi bisogna aggiungere i normali oneri amministrativi, come i diritti di motorizzazione e i costi per la pratica, che possono arrivare a circa 25-30 euro.

Secondo l’art. 115 del Codice della Strada, modificato dalla legge n. 120 del 2010, chi ha superato questa soglia d’età può continuare a guidare solo se risulta idoneo a livello fisico e psichico. Il controllo è obbligatorio per chi intende mantenere la patente A, B, C o D, e la verifica deve essere fatta presso una Commissione medica locale o un medico autorizzato. 

Tuttavia, come riportato sito ufficiale dell’ACI, dopo gli 80 anni la normativa prevede che il rinnovo della patente sia legato a un controllo approfondito dei requisiti psico-fisici, eseguito da un medico monocratico o da una Commissione medica locale, a seconda dei casi. Questo implica non solo una visita medica, ma anche costi aggiuntivi, con il rinnovo che deve avvenire ogni due anni.

Rinnovo della patente dopo gli 80 anni
Rinnovo della patente per gli over 80 – ilcorrierino.com

Il rinnovo della patente dopo gli 80 anni: rischi, obblighi e maggiorazioni

Se non si ottiene il certificato di idoneità, si rischia il ritiro della patente, con conseguenze pesanti per chi, anche in età avanzata, fa affidamento sulla propria autonomia negli spostamenti. È importante sapere che il limite di validità è biennale, quindi non si può rimandare: chi non si sottopone a questa verifica rischia di perdere il diritto di guidare.

L’onere economico per questa visita è sempre a carico dell’interessato, il che si traduce in una tassa che non riguarda solo il costo della visita, ma anche gli eventuali test necessari per accertare lo stato di salute. Per molti ultraottantenni, questo può rappresentare un ulteriore ostacolo, in aggiunta alle difficoltà di spostamento e all’eventuale burocrazia associata alla prenotazione della visita.