Rinnovo patente B, cambia tutto di colpo: la nuova legge colpisce anche i cinquantenni | Ti fanno tornare a casa a piedi
Sebbene la patente B abbia sempre avuto regole ben precise per il rinnovo, alcuni soggetti dovranno seguire un iter differente.
Sono diversi anni che il rinnovo della patente di guida, più precisamente della B, segue un procedimento ben strutturato, con una data di scadenza che varia in base all’età del patentato. Nonostante questo, la legge cambia le carte in regola, specialmente per i over 50.
Ma partiamo da una brevissima infarinatura generale. Come noto, la patente di guida ha una scadenza che varia a seconda dell’età del titolare: fino a 50 anni la patente è valida per 10 anni; tra 50 e 70 anni, per 5 anni e oltre i 70 anni, la patente vale per 3 anni.
Fino a qui tutto chiaro. Tuttavia, in alcune condizioni il conducente dovrà rinnovare la patente ben prima di questi termini anche se non presenta condizioni fisiche/psicologiche limitanti. Questa situazione potrebbe lasciare di stucco lo stesso conducente, poiché se non presta attenzione a questo dettaglio potrebbe girare con la patente scaduta e le varie conseguenze che del caso.
Rinnovo della patente: scattano le nuove scadenze
Rinnovare la patente è necessario per continuare a guidare e di questo ne siamo tutti consapevoli. Tale procedimento potrebbe chiedere anche un’eventuale autocertificazione dello stato di salute in caso di problematiche già note. Discorso diverso per chi supera i 70 anni: in questo caso è obbligatoria una determinata visita medica per verificare che il conducente sia in grado di guidare in sicurezza.
Insomma, l’iter è chiaro in media aa tutti, ma il discorso cambia in caso di neopatentati dopo i 50 anni. In questo caso, le scadenze subiscono delle significative modifiche, che non rispettano più i canonici 10 anni del primo rinnovo.
Patente dopo i 50 anni: scatta l’obbligo del rinnovo anticipato
Una volta conquistata la patente, ci si potrebbe sentire al sicuro, pensando di essere a posto per sempre. Eppure, è fondamentale ricordare che la patente non è un documento permanente; ha bisogno di essere rinnovata al termine della sua validità. Questo vale ancor di più per chi supera i 50 anni, dove le regole cambiano e non si può abbassare la guardia.
Infatti, dopo aver superato entrambi gli esami per ottenere la patente di guida, il neopatentato riceve un documento valido per 10 anni. Tuttavia, una volta superata la soglia dei 50 anni, il tempo a disposizione si accorcia: il rinnovo deve avvenire ogni 5 anni. E non finisce qui: per chi ha oltre 70 anni, la validità si riduce ulteriormente a soli 3 anni. Addirittura, per coloro che raggiungono gli 80 anni, il termine si riduce a 2 anni.
Questo cambiamento può cogliere di sorpresa chi non è informato, motivo per cui è importante tenere d’occhio la scadenza della patente, per evitare brutte sorprese. Il rinnovo comporta anche dei costi, che si aggirano attorno ai 100 euro, ma sono decisamente inferiori rispetto a una multa per circolazione con patente scaduta.