Notaio, non serve più pagarlo per queste pratiche: ti tieni 10.000€ in tasca e rispondi a queste domande
La legge italiana permette di stipulare alcune pratiche senza la necessità di rivolgersi ad un notaio: come risparmiare fino a 10.000 euro.
Quando si parla di pratiche legali e atti notarili, ci siamo sempre abituati a pensare che la firma del notaio sia indispensabile e, soprattutto, costosa. Tuttavia, non è sempre così.
Negli ultimi anni, alcune pratiche che un tempo richiedevano obbligatoriamente la presenza del notaio ora possono essere gestite senza il suo intervento. Il tutto, permettendoci di risparmiare migliaia di euro.
Basti pensare alle compravendite di auto o moto: alcuni passaggi di proprietà possono essere completati senza dover ricorrere a un notaio. Lo stesso vale per diverse pratiche legate alla costituzione di una società a responsabilità limitata semplificata, che prevede costi ridotti grazie all’abolizione dell’atto notarile. Insomma, di possibilità la legge ne mette molteplici a disposizione. E nonostante sia un argomento davvero ampio, oggi ci focalizzeremo su un tema molto caldo in questo periodo: le spese notarili legate all’acquisto di una casa.
A quanto ammontano le spese notarili per l’acquisto di una casa
Quando si acquista una casa, le spese notarili rappresentano una voce piuttosto pesante nel bilancio complessivo dell’acquirente, anche perché in alcuni casi possono raggiungere la bellezza di 10.000€.
Questi costi non sono fissi, ma variano in base al valore dell’immobile e alla complessità dell’atto di compravendita. Generalmente, le spese per l’atto di compravendita e per l’ipoteca si aggirano attorno ai 1.500-3.000 euro per un immobile di valore medio, ma possono raggiungere cifre molto più alte, soprattutto in contesti immobiliari più complessi. A queste vanno aggiunte le imposte di registro, ipotecaria e catastale, che aumentano ulteriormente il conto finale.
Oltre alle spese dirette per il notaio, chi acquista una casa si trova di fronte a una serie di costi collaterali, come la registrazione dell’atto, la trascrizione presso il Catasto, e i vari adempimenti burocratici legati alla concessione del mutuo. Ragion per cui, valutare di tagliare una spesa ampia come quella del notaio è un’opzione da tenere in considerazione. Ma come fare?
Come risparmiare sulle spese notarili per l’acquisto di una casa
Fortunatamente, la legge ha recentemente introdotto delle disposizioni che permettono di ridurre sensibilmente le spese notarili. Ad esempio, nel caso della donazione indiretta da parte di un genitore per l’acquisto della prima casa, non è più necessario stipulare un atto notarile.
In altre parole, se i genitori decidono di contribuire finanziariamente all’acquisto della casa trasferendo denaro direttamente al venditore, l’operazione può essere svolta senza il coinvolgimento del notaio.
Questo perché, come stabilito dall’ordinanza n. 7442 del 2024 della Corte di Cassazione, la donazione indiretta non è soggetta ad imposta di registro, a meno che la somma trasferita non superi 1 milione di euro.
Questo rappresenta di gran lunga un vantaggio economico per chi sta acquistando casa, soprattutto in un periodo in cui il mercato immobiliare è già di per sé gravoso.