“Favorisca il CQC”: al posto di blocco lo chiedono a tutti | Se non ce l’hai sono problemi enormi
Molti conducenti devono disporre di un documento per legge, ma non lo sanno: cos’è il CQC e cosa si rischia con la sua assenza.
Chi è stato fermato almeno una volta ad un posto di blocco saprà benissimo quali sono i documenti ad oggi richiesti. Si parte dalla classica patente e libretto, finendo per il DUC, il Documento Unico di circolazione per coloro che possiedono auto di nuova immatricolazione.
Eppure, ad oggi, anche questo non sembra bastare. Sebbene la legge sia molto chiara in merito, alcuni conducenti si perdono dei passaggi fondamentali che potrebbero costare sanzioni ingenti e ritiro della patente in caso di controllo.
Per questo motivo è necessario entrare a conoscenza del CQC, un documento essenziale per la guida, nonché richiesto dalle Forze dell’Ordine in caso di controllo.
Patente, libretto e… CQC
A molti sembrerà una cosa nuova, priva di utilità, eppure le Forze dell’Ordine hanno già sanzionato moltissimi conducenti per il semplice motivo di essersi fatti sfuggire questo dettaglio. Il CQC, ossia la carta di qualifica del conducente, è un titolo documentale necessario e obbligatorio che è stato introdotto nell’Unione Europea con una specifica direttiva.
Questo non è altro che un documento di ‘riconoscimento’ che va ad attestare l’idoneità di guida del veicolo per la conduzione professionale. Ciò significa che se si è conducenti di un mezzo per scopi lavorativi, è necessario possedere questo documento. Per ‘professionale’ si intende per esempio, operano come autisti di autobus o camionisti, sia per conto proprio che per conto di terzi.
La carta si ottiene dopo aver completato un corso di formazione specifico che varia a seconda del tipo di veicolo guidato e del tipo di trasporto effettuato (merci o persone).
La sua validità è di cinque anni, dopo i quali è necessario frequentare un corso di aggiornamento per rinnovarla. La sua assenza cosa comporta? Una sanzione non indifferente sia per il conducente che per l’eventuale datore di lavoro. Senza contare le altre conseguenze del caso. Ma vediamo nel dettaglio.
CQC: sanzioni per conducenti e datori di lavoro
Secondo la legge, se un conducente professionale viene fermato senza il CQC, rischia una multa fino a 700 euro e la sospensione della patente. Inoltre, in caso di incidente, l’assenza del documento può complicare la gestione delle responsabilità e le coperture assicurative.
Tuttavia, c’è da precisare che anche i datori di lavoro sono soggetti a sanzioni se non assicurano che i dipendenti siano in regola. La mancata verifica del CQC, infatti, può portare a multe elevate e, nei casi più gravi, a controlli frequenti e possibili sospensioni dell’attività.
E su questo, la normativa è molto chiara: spetta al datore di lavoro accertarsi che ogni autista impiegato per trasporti professionali sia in regola con la documentazione richiesta.