Il DDL al senato è violentissimo: multe fino a 150mila euro e carcere fino a 4 anni per chi va in giro a diffondere queste informazioni

Concetto di sanzione e giustizia
Il nuovo reato all’interno del DDL 2025 – moralizzatore.it

Il nuovo DDL prevede pene severissime per chi, volutamente o meno, diffonde queste informazioni in maniera pubblica.

Nell’ultimo periodo, il dibattito attorno al Disegno di Legge in Italia è più caldo che mai, con una raffica di proposte legislative che hanno riempiono l’agenda parlamentare nel mese di ottobre. In questo contesto, il governo Meloni ha messo in campo una serie di modifiche e aggiornamenti su punti chiave come fiscalità, occupazione e sostegni economici.

Tra queste, anche le politiche di natura sociale sono state molto trattate, specialmente su l’influenza mentale che possono avere determinate persone con il loro atteggiamento sulla salute di altri soggetti.

Da qui la nascita di una novità importante, ossia la pena per chi divulga, inconsciamente o meno, informazioni che potrebbero influenzare negativamente il prossimo.

Multe severe per chi diffonde queste informazioni sui canali social o nel web

Il DDL al Senato ha dichiarato guerra alla promozione di modelli di magrezza pericolosi e alle diete estreme che possono indurre disturbi alimentari gravi, come anoressia e bulimia. Parliamo di sanzioni non leggere: fino a 150mila euro di multa e addirittura quattro anni di carcere per chiunque incoraggi, tramite contenuti online o altre forme di comunicazione, comportamenti alimentari che possono causare danni alla salute.

In pratica, il disegno di legge punta il dito contro chi diffonde consigli su diete drastiche o estremi modelli di magrezza, magari senza alcuna competenza, spesso influenzando giovani e adolescenti con contenuti su blog, social media o canali simili.

Diete come la famigerata ‘cotton ball diet’ – che invita a ingerire palline di cotone per riempire lo stomaco senza calorie – o il ‘water fasting’, il digiuno totale a base di sola acqua, sono esempi classici di queste mode attuali, estremamente pericolose specialmente tra adolescenti.

Questi modelli distorti, venduti come ‘stili di vita sani’, portano effetti devastanti non solo sul piano fisico ma anche su quello psicologico, rafforzando insicurezze e alimentando vere e proprie patologie. Una legge, questa, che punta a limitare queste condizioni devastanti, ma la cosa a cui prestare maggiormente attenzione è la facilità con cui pratiche apparentemente innocue a molti possono sfociare in denuncia immediata. Vediamo nel dettaglio.

Mani legate da un metro sopra al piatto, concetto di anoressia
L’istigazione all’anoressia nel 2025 – moralizzatore.it

Le conseguenze del caso

Il nuovo reato, l’art. 580-bis del codice penale, punisce “chiunque determina o rafforza l’altrui proposito di ricorrere a condotte alimentari idonee a provocare o rafforzare disturbi del comportamento alimentare”anche via web. Questo rende ora perseguibili quei contenuti che incitano, anche indirettamente, ad abitudini pericolose per l’alimentazione, senza lasciare scampo a chi si nasconde dietro un presunto ‘consiglio’ per promuovere ideali di magrezza estremi.

Inoltre, il DDL prevede supporto diretto per le famiglie delle vittime di queste influenze. Chiunque sospetti che un proprio caro sia stato colpito da queste influenze può fare una segnalazione alle autorità, che con l’aiuto della Polizia Postale potranno oscurare i siti incriminati per i minori, indirizzando invece a portali di supporto e informazione come disturbialimentarionline.it.