Strisce blu, prima di parcheggiare scendi dall’auto e controlla un dettaglio | Avresti già potuto evitare il ticket da mesi
Sebbene pagare il ticket delle strisce blu sia obbligatorio per legge, ci sono alcune condizioni in cui non è necessario.
Le strisce blu sono diventate una realtà con cui fare i conti ogni giorno, specialmente in zone dove il parcheggio tende a scarseggiare, mentre le soste a pagamento aumentano in maniera spropositata.
Da qui, sempre più automobilisti esausti nella ricerca di un parcheggio libero, si sono spesso arresi all’idea di pagare, sapendo che quella sosta sarà comunque limitata da un tempo massimo.
Eppure, ad essere sottovalutati sono i propri diritti, quelli che non dovrebbero venire a meno in nessuna circostanza. Per questo motivo, oggi esploreremo diverse casistiche in cui il mancato pagamento del parchimetro è legittimo.
Parcheggio con strisce blu: normative e diritti
Prima di addentrarci nel vivo, è bene precisare che da gennaio 2022, le persone con disabilità possono parcheggiare gratis sulle strisce blu, a patto che possiedano lo specifico contrassegno e che il soggetto in questione si a bordo dell’auto nel momento in cui questa venga parcheggiata e in quello in cui viene ripresa.
Detto ciò, chi possiede i requisiti è bene che segua l’iter per l’ottenimento del contrassegno, così da garantirsi l’accesso al parcheggio gratuito senza alcuna limitazione o rischio di vedersi una sanzione sul cruscotto. Questo però, non è l’unico caso, o meglio, vi sono alcune condizioni in cui il mancato pagamento del ticket per le aree blu è legittimo.
In quali casi è possibile evitare il pagamento delle strisce blu
Prendiamo il primo caso. Se il parchimetro risulta fuori servizio e non offre alternative per ottenere il ticket, è possibile lasciare l’auto sulle strisce blu senza pagare. Tuttavia, è comunque importante proteggersi da eventuali multe. In che modo? Prima di andarsene, è consigliabile scattare una foto al parchimetro non funzionante, avvisando possibilmente le forze dell’ordine per documentare il guasto e verificando se ci siano parchimetri alternativi nei paraggi, dato che la presenza di un’altra macchina funzionante potrebbe invalidare il ricorso.
Un altro caso si presenta quando il parchimetro non permette il pagamento con bancomat o carta di credito. La legge di Stabilità del 2016, infatti, ha stabilito che tutte le apparecchiature devono permettere i pagamenti elettronici, proprio per facilitare chi non ha denaro contante con sé. In assenza di questa possibilità, anche in questo caso, è possibile parcheggiare senza ticket e, qualora si ricevesse una multa, si può fare ricorso documentando l’impossibilità di pagare tramite carta.
Infine, il diritto alla sosta gratuita sulle strisce blu può essere riconosciuto quando non esiste un’alternanza con parcheggi bianchi nelle vicinanze. In molte aree urbane, infatti, dovrebbe essere garantita una proporzione tra parcheggi gratuiti e a pagamento. Tuttavia, questa regola è molto difficile da rilevare, nonché da dimostrare. Oltre a questo, vi sono delle eccezioni da prendere in considerazione: in aree pedonali, zone a traffico limitato, o in centri storici e aree di rilevanza urbanistica, l’amministrazione comunale può decidere di mantenere esclusivamente strisce blu, giustificando la decisione con esigenze particolari di gestione del traffico.