Frigorifero, da domani ne farai a meno: arriva la nuova tecnica di refrigerazione a pallettoni di sale

Aprire il frigorifero
Addio al frigorifero – moralizzatore.it

Consumi eccessivi e un pianeta che non può più sostenere l’impatto ambientale: un’alternativa al frigo basata sul sale.

Oggi sembra quasi impossibile immaginare la vita senza elettrodomestici, eppure rinunciarvi significherebbe ridurre i consumi, risparmiare risorse e dare una mano all’ambiente. Un’idea che, solo a pensarci, suona quasi come un sogno. Prendiamo il frigorifero, per esempio: uno degli elettrodomestici più essenziali in ogni casa. Nonostante ciò, ci sono persone nel mondo che credono ancora sia possibile rompere queste convenzioni.

Non si parla di piccoli trucchi per il risparmio che possiamo trovare girovagando nel web, ma di veri e propri metodi che possono cambiare le nostre abitudini in positivo. E la rivoluzione, stavolta, parte da un elemento del tutto inaspettato.

Il sale può sostituire il classico frigorifero?

Come sappiamo, il sale è noto per la sua capacità di conservazione degli alimenti: basti pensare a tutti prodotti conservati all’interno di barattoli per garantire la freschezza nel tempo. Tuttavia, in questo caso il sale non ha lo scopo di preservare l’alimento, bensì far funzionare il frigorifero.

Siamo ormai abituati a sentir parlare di innovazioni tecnologiche che strizzano l’occhio all’ambiente, ma ciò che i ricercatori dell’Università della California, Berkeley, hanno realizzato va oltre l’immaginazione: si tratta di un sistema di raffreddamento che abbandona i tradizionali gas refrigeranti, sostituendoli con un semplice ma sorprendente ingrediente – il sale.

Cucchiaio di sale
Perché il sale sostituirà il frigorifero – moralizzatore.it

La scoperta dei ricercatori

Questa nuova tecnologia, basata sul raffreddamento ionocalorico, sfrutta un processo chimico che assorbe e rilascia calore grazie al movimento degli ioni. In pratica, il sale – in particolare di iodio e sodio insieme al carbonato di etilene – entra in gioco come catalizzatore del cambiamento di fase, passando dallo stato solido a quello liquido e viceversa.

Durante questa transizione, il materiale assorbe energia sotto forma di gelo e la rilascia quando ritorna allo stato solido. Il risultato? Un raffreddamento efficace e senza emissioni di gas serra, superando addirittura la capacità delle tecnologie tradizionali. Questo processo consente di ottenere una variazione di temperatura di circa 25 gradi con meno di un volt, una soluzione ad alta efficienza e a basso impatto ambientale.

Per i ricercatori, il potenziale di questa tecnologia è immenso. Drew Lilley, autore principale del progetto, spiega come questo innovativo sistema di raffreddamento sia perfettamente allineato agli accordi internazionali, come l’Emendamento di Kigali, che punta a ridurre l’uso degli idrofluorocarburi entro i prossimi decenni. Ma non solo: questa tecnologia potrebbe rappresentare un’alternativa ecologica e conveniente per l’industria, il riscaldamento domestico, e molti altri settori industriali, con l’obiettivo di essere presto disponibile anche su scala commerciale.