Sanzioni auto, lo Stato trova un modo subdolo per fartele pagare per intero senza riduzione entro 5 giorni | Ci cascano tutti come pere

Sanzioni stradali, multe pagamento
Sanzioni stradali – moralizztore.it

Molti conducenti si sono ritrovati a dover pagare multe maggiorate senza nemmeno sapere di averle ricevute.

Sembra quasi un paradosso: ricevere una multa senza saperlo e, dopo mesi, vedersi recapitata una comunicazione di sollecito. Eppure questo è quello che sta accadendo a moltissimi cittadini, presi alla sprovvista da un sistema che non accetta distrazioni.

Ma partiamo dalla base. Quando si riceve una sanzione, come può essere quella per eccesso di velocità, non si ha la possibilità di avere sul momento il documento cartaceo per pagarla. Per questo motivo viene inviata una raccomandata che indica l’infrazione, luogo, e tutte le informazioni rilevanti. In questo contesto, il conducente ha fino a 5 giorni per pagare la sanzione e ottenere una riduzione del 30%.

Se ciò non accade, il soggetto sanzionato è costretto a pagare l’importo per intero, mentre se questa viene ignorata anche dopo la scadenza, saranno aggiunte eventuali maggiorazioni. Fino a qui tutto chiaro, se non fosse che in alcuni casi la comunicazione non perviene tramite raccomandata e, la colpa, ricade lo stesso sul conducente. Ma vediamo nel dettaglio.

Quando la sanzione non arriva tramite raccomandata

In molti sottovalutano la questione, ma è bene sapere che per chi possiede una casella di posta elettronica certificata, la PEC può diventare una trappola del cittadino, soprattutto se si tratta di una casella che non viene controllata regolarmente.

Spesso, infatti, si tende a trascurare queste notifiche digitali, ritenendole meno ufficiali delle raccomandate tradizionali. Ma la verità è che ignorare la PEC può portare a conseguenze spiacevol. Per la legge, la ricezione è considerata valida e, di conseguenza, il mancato pagamento della multa può tradursi in sanzioni aggiuntive.

Non importa, quindi, se il destinatario non ha effettivamente aperto l’email: ciò che conta è che la notifica sia stata inviata e ricevuta. Tuttavia, è bene precisare che una sanzione non viene notificata sempre con PEC e, se questo avviene, deve considerarsi valida. Vediamo dunque i casi specifici.

Notifica sanzioni via PEC
PEC e sanzioni – moralizztore.it

Quali sanzioni possono essere notificate via PEC

Perché una multa notificata via PEC sia considerata valida, occorre che il cittadino abbia espressamente comunicato il proprio indirizzo di posta elettronica certificata all’autorità che emette la sanzione. Questo significa che, in qualche momento, come per la registrazione del veicolo o altre procedure ufficiali, il cittadino ha scelto di utilizzare quell’indirizzo come canale di comunicazione.

Se l’indirizzo PEC non è stato mai dichiarato in questo contesto, la notifica non può essere ritenuta valida. Questo, eccetto nei casi in cui il veicolo sia chiaramente di un’azienda: in questo contesto le autorità possono consultare i registri pubblici.

Per il resto, la PEC può essere usata per notificare multe solo quando un agente ha accertato l’infrazione direttamente. Per esempio, se un vigile ti ferma per una violazione e verbalizza subito la multa, allora l’autorità può inviarla via PEC. Ma attenzione: questo non vale per le multe ‘automatiche’, come quelle rilevate da autovelox o telecamere ai semafori. In questi casi, poiché non c’è stata una verifica in presenza, per legge non può essere usato questo canale di notifica.