Bonus auto addio, hai ancora pochi giorni per comprare l’auto nuova a prezzi agevolati | La nuova legge è una mannaia
Il Governo taglia i fondi per il bonus auto e a risentirne saranno i consumatori: pochi giorni per acquistare un veicolo a prezzi contenuti.
A partire dal 2025, gli incentivi auto potrebbero diventare solo un ricordo. Il motivo Governo italiano ha recentemente deciso di tagliare ben 4,6 miliardi di euro dal Fondo Automotive, destinando le risorse ad altri settori, come quello della Difesa.
Manca solo l’ufficialità, ma l’ipotesi che non ci saranno più agevolazioni per chi desidera acquistare auto ecologiche o a basso consumo è quasi una certezza. Così, chiunque volesse approfittare degli incentivi in scadenza per l’acquisto di una nuova auto dovrebbe muoversi in fretta.
Taglio drastico dell’Ecobonus: la reazione dell’industria e delle associazioni di categoria
La riduzione del Fondo Automotive non ha fatto attendere l’arrivo di polemiche accese tra gli addetti ai lavori e le associazioni di settore. L’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) ha subito lanciato l’allarme: l’industria automobilistica italiana, già impegnata nella difficile transizione verso una produzione più sostenibile e nella competizione serrata con i produttori cinesi di auto elettriche, rischia di subire un duro colpo.
Per questo motivo le associazioni chiedono con urgenza che il Governo riveda questa decisione prima dell’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2025, altrimenti le conseguenze potrebbero essere pesanti sia per le aziende che per i consumatori.
A oggi, i fondi destinati al settore automobilistico erano già stati ridotti: dagli 8,7 miliardi di euro iniziali si era passati a 5,8 miliardi nel 2024. Ora, con questo nuovo taglio, si scenderebbe a soli 1,2 miliardi: una cifra insufficiente per mantenere in vita gli Ecobonus auto. Di fatto, senza incentivi adeguati, chi sperava di acquistare un’auto nuova e più ecologica a prezzo agevolato potrebbe trovarsi davanti ad una triste realtà.
I rischi di una decisione tutta italiana
La notizia del taglio arriva come un fulmine a ciel sereno, proprio nel momento in cui l’Europa punta a bloccare le vendite di auto a benzina e diesel entro il 2035. Secondo gli esperti del settore, senza un supporto economico che incentivi l’acquisto di veicoli a basse emissioni, l’Italia potrebbe rimanere indietro rispetto agli altri paesi, molti dei quali stanno invece aumentando i fondi per accelerare la transizione ecologica.
Questa decisione del Governo rischia di rallentare l’intero percorso di aggiornamento del parco auto nazionale, lasciando il settore italiano esposto, ancora una volta, alla concorrenza straniera.
Ad oggi, la situazione rimane dunque incerta. Se il Governo non rivedrà la decisione sui tagli al Fondo Automotive, la strada verso una soluzioni sostenibili si farà sempre più complicata, e non solo i consumatori, ma anche l’intero paese potrebbero pagare caro il prezzo di una scelta considerata da molti esperti un vero passo indietro.