Autovelox, controlla sempre questo numerino nel verbale prima di saldare il conto | A quest’ora saresti già ricco
I conducenti dovrebbero richiedere un controllo preliminare prima di pagare la sanzione per autovelox. La multa potrebbe essere illegittima.
Lo sappiamo tutti, chi più chi meno: ricevere una multa per eccesso di velocità, soprattutto se non si era consapevoli di stare superando i limiti, è un’esperienza destabilizzante.
A molti capita di sentirsi sopraffatti dalla sorpresa, e spesso non si comprende subito come affrontare la situazione. Eppure, anche se questi dispositivi sono fondamentali per garantire la sicurezza stradale, non tutto ciò che luccica è oro.
Un errore comune di tanti automobilisti è ignorare che, in certi casi, si ha il diritto di contestare la multa. Come? Scoprendo un dettaglio che potrebbe far scattare una vera e propria vittoria: il ‘numerino’ sul verbale, un dato che oltre a dare le informazioni sull’infrazione può essere la chiave per far annullare la multa.
Quando una multa di eccesso di velocità è illegittima
Siamo abituati a vedere gli autovelox come strumenti infallibili, ma non sempre è così. Tali apparecchi, infatti, devono non solo essere approvati, ma anche omologati e tarati; ogni singolo controllo è obbligatorio. E la differenza tra approvazione, omologazione e taratura è anch’essa importante per la validità della multa.
Qui entra in gioco un aspetto fondamentale che ogni automobilista deve sapere: l’omologazione non è un passaggio automatico, ma una procedura che garantisce che il dispositivo sia conforme alle normative. Se l’autovelox non è stato omologato o tarato come previsto dalla legge, la multa è da considerarsi nulla. Ecco perché ogni automobilista ha il diritto di verificare la regolarità dell’autovelox che ha multato. In che modo? È semplice: basta chiedere alla polizia.
Il soggetto sanzionato ha infatti il diritto di richiedere all’ente che ha emesso la multa la documentazione relativa alla corretta omologazione e taratura dell’autovelox. La legge stabilisce che l’ente non può rifiutarsi di fornire tali informazioni. Se la documentazione manca o è insufficiente, la multa può essere impugnata, poiché l’assenza di questi requisiti invalida la sanzione. Questo diritto è protetto dalla legge e confermato dalla giurisprudenza, che ribadisce che senza l’omologazione, la multa non ha valore legale.
Come presentare ricorso
Una volta scoperto che l’autovelox non è a norma, la buona notizia è che non bisogna fare altro che agire in tempo. Se la multa non contiene il dato relativo alla taratura dell’autovelox, si può presentare ricorso al giudice di pace o alla Prefettura, a seconda dei casi. L’importante è farlo nei termini previsti dalla legge: entro 30 giorni dalla notifica per il ricorso al giudice di pace, o entro 60 giorni presso la Prefettura.
Ricordiamo che la presentazione del ricorso è un diritto, e non una procedura complessa. Il ricorrente non è tenuto a pagare le spese processuali se il dispositivo in questione non è stato omologato o tarato correttamente. Insomma, se capitasse di vedersi recapitare una multa per eccesso di velocità, l’importante è agire in tempo. Chi sa come fare, ha ottime probabilità di vedere la multa annullata.