Auto, mai più vetri appannati con il trucco della bustina | Tienila sempre nel vano portaoggetti
Per evitare che i finestrini dell’auto si appannano, basta utilizzare una bustina, tanto economica quanto miracolosa.
Con l’arrivo dell’inverno, moltissimi automobilisti si preparano ad un problema comune: i vetri appannati. Ebbene sì, adesso che le temperature si fanno più rigide, i conducenti muniti di strofinaccio si ritroveranno a spannare quella patina di condensa che rende la visuale poco nitida.
E come sappiamo, la sicurezza va sempre al primo posto, anche se questo significa combattere con una condizione scomoda e che richiede tempo. Da qui nascono i trucchi più svariati, dall’accensione della ventola fredda all’acquisto di deumidificatori.
Nel primo caso, per far spannare il vetro dovremmo aspettare che l’aria raffreddi l’ambiente – condizione non proprio ideale d’inverno; nel secondo, dobbiamo spendere ulteriore denaro per avere una soluzione non sempre funzionale, quando a volte basterebbe una semplice bustina realizzabile con le proprie mani ad un costo davvero ridotto.
Come evitare che i vetri dell’auto si appannano
Difficile risolvere un problema se prima non si conosce la causa scatenante. Questa frase dovrebbe risuonare come un mantra per la vita di ogni giorno e, sì, vale anche per l’appannamento dei vetri.
Come accennato, i vetri si appannano principalmente a causa della condensa, un fenomeno che avviene quando il vapore acqueo presente nell’aria entra in contatto con una superficie più fredda, come appunto il vetro. In pratica, l’aria calda e umida, che contiene piccole particelle d’acqua invisibili, perde calore rapidamente quando tocca una superficie fredda. A quel punto, il vapore acqueo nell’aria si trasforma in piccole goccioline, creando un effetto di appannamento.
La soluzione? Liberarci del vapore acqueo. Come? con il trucco della bustina.
Metti una bustina in auto: mai più vetri appannati
Per scongiurare un ipotetico incidente a causa della visibilità ridotta basta una bustina – o un sacchettino – di sale. No, il motivo non risiede nella credenza di tenere lontano il malocchio, anche se provare non nuoce.
Chimicamente parlando, il sale ha proprietà igroscopiche, ovvero è in grado di assorbire l’umidità presente nell’aria. Quando viene lasciato in un ambiente umido, le sue molecole attirano e assorbono il vapore acqueo, contribuendo così a ridurre l’umidità complessiva.
Questo effetto si verifica perché il cloruro di sodio (componente principale del sale da cucina) ha una struttura chimica che permette alle molecole d’acqua di legarsi facilmente. Di conseguenza, in ambienti con livelli elevati di umidità, il sale funziona come una sorta di deumidificatore naturale.
Per esempio, se posizionato in cucina vicino all’angolo cottura, il sale grosso è in grado di assorbire l’umidità dovuta dal vapore acqueo delle pentole, evitando che questo rimanga intrappolato nelle mura domestiche e si trasformi, conseguentemente, in muffa.
E per l’auto? Vale lo stesso principio: posizionato nel porta oggetti, evita quanto possibile che la condensa si intacchi nel parabrezza. Ovviamente, il sale va cambiato ogni 3 giorni e per un risultato più ottimale, è possibile utilizzare sacchetti traspiranti che possono contenere più sale grosso o, in alternativa, tenere in auto una decina di bustine.