Indennizzo di 40.000€ per questi lavoratori: Italia costretta al risarcimento dopo anni di abusi | Sono già uscite le liste
I lavoratori ottengono una nuova vittoria: gli abusi contrattuali verranno risarciti fino ad un massimo di 40.000€.
In Italia, la precarietà lavorativa si manifesta sotto molte forme e coinvolge sia il settore pubblico che privato. Si parte dagli abusi dei contratti a termine nella pubblica amministrazione, finendo da altre condizioni lavorative altrettanto problematiche e spesso ignorate.
Potremmo citare gli stage prolungati e sottopagati, in cui giovani vengono impiegati come forza lavoro a basso costo senza una reale prospettiva di assunzione; finte partite IVA, dove professionisti teoricamente ‘autonomi’ svolgono mansioni da dipendenti, con orari fissi e direttive rigide, ma senza i diritti e le tutele di un rapporto di lavoro subordinato. Insomma, ad oggi i Contratti Collettivi Nazionali appaiono come un’arma a doppio taglio nel nostro Paese.
Ora, però, una nuova legge offre un’indennità che può arrivare fino a 40.000€ per chi ha subito anni di abusi contrattuali, un primo riconoscimento per chi ha vissuto una condizione di lavoro ‘usa e getta’ senza tutele adeguate.
L’Italia risarcisce i lavoratori
La nuova legge, introdotta con il Decreto Salva Infrazioni 2024, ha rappresentato una vittoria importante per i lavoratori precari della pubblica amministrazione. In particolare per quelli che hanno vissuto anni di abusi legati ai contratti a termine.
A partire dalla sua approvazione definitiva, avvenuta il 6 novembre, molti lavoratori, tra cui insegnanti e personale ATA, possono finalmente richiedere un risarcimento che va da un minimo di 4 fino a un massimo di 24 mensilità della loro ultima retribuzione. Questo rappresenta un raddoppio rispetto al limite precedente di 12 mensilità.
Questa novità giunge in risposta a un contenzioso con l’Unione Europea, che ha portato l’Italia davanti alla Corte di giustizia per l’abuso dei contratti a termine, specialmente nel settore scolastico.
La Commissione Europea aveva criticato la persistente precarietà in cui versano milioni di lavoratori, senza prospettive di stabilizzazione, e il nuovo decreto vuole porre fine a questa ingiustizia, anche se non consente la conversione automatica dei contratti precari in tempo indeterminato.
Risarcimento per i precari della pubblica amministrazione: come fare domanda
La nuova legge prevede un risarcimento per i lavoratori pubblici che hanno subito abusi da contratti a termine. Per richiedere l’indennizzo, è necessario avviare un’azione legale. Il giudice determinerà l’importo, che può variare, come accennato in precedenza, da un minimo di 4 fino a 24 mensilità dell’ultima retribuzione, a seconda della gravità dell’abuso e della durata dei contratti.
Possono presentare domanda tutti i lavoratori pubblici con almeno 36 mesi di contratti a termine, inclusi docenti e personale ATA. Non c’è conversione automatica in contratto a tempo indeterminato, ma solo il risarcimento economico.