L’acquisto della prima casa è una necessità improrogabile per milioni di famiglie. Oggi c’è la possibilità di ottenere uno sconto importante
L’acquisto di una casa rappresenta una vera e propria ipoteca sul futuro. Per milioni di famiglie italiane avere un tetto sopra la testa è di vitale importanza, una necessità imprescindibile. E non è un caso che molti decidano di comprare l’appartamento della propria vita per poi lasciarlo ai propri figli.
Milioni di genitori si muovo in questa direzione per garantire un futuro quanto meno dignitoso alla propria discendenza, un desiderio legittimo e sacrosanto. Trasferire la proprietà della casa ai figli comporta però dei costi, in alcuni casi anche molto elevati.
Questo delicato passaggio può avvenire sia dopo la morte dei genitori sia quando sono ancora in vita, attraverso l’istituto giuridico della donazione. Tutto questo però non avverrà gratuitamente: per mettere nero su bianco è infatti necessaria la presenza di un notaio.
In genere per concludere un’operazione del genere la parcella di un notaio si aggira intorno ai 3000 euro, una cifra non impossibile e alla portata di parecchie tasche ma che a tutti farebbe piacere risparmiare.
Per fortuna esiste un’alternativa concreta, ben tre procedure che consentono di evitare il ricorso a un notaio per donare la casa ai propri figli. In generale per la donazione si può scegliere tra tre opzioni: la successione ereditaria, l’usucapione e l’accordo consensuale in caso di separazione dei genitori stessi.
L’usucapione permette di trasferire al figlio la propria casa dopo 20 anni di mancato utilizzo della stessa e consente il passaggio di proprietà senza bisogno di stilare un contratto in caso di intesa totale tra le parti. Si tratta comunque di una procedura complessa.
Una valida alternativa consiste nella semplice mossa di intestare casa al figlio tramite un testamento olografo in cui si assegna il bene ad un solo erede, a patto che le quote legittime degli altri eredi siano rispettate.
Si tratta di una donazione particolare e mirata anche se in questo caso il coinvolgimento del notaio diventa di vitale importanza, alla luce dell’obbligo della pubblicazione del testamento e della trascrizione del passaggio di proprietà della casa. In conclusione, l’unica opzione che non prevede la presenza del notaio è la separazione consensuale dei genitori.
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