Bollette, se te ne arriva una così cestinala subito | Contatta immediatamente il tuo fornitore
Attenzione alle bollette sospette: scopri come riconoscerle e cosa fare per proteggere i tuoi dati e il tuo denaro.
Aumentano le segnalazioni di bollette domestiche piuttosto strane. Si tratta di un fenomeno preoccupante, che sfrutta la fiducia degli utenti.
Per intenderci, ciò che causa preoccupazione riguarda in primis i dati personali, i pagamenti o la sicurezza economica delle famiglie.
Dunque, questo tipo di bollette devono essere immediatamente segnalate al proprio fornitore. Solo imparando a riconoscerle si possono evitare spiacevoli conseguenze.
Attento a queste bollette: come capirlo
Le segnalazioni di bollette non conformi alla norma stanno aumentando di volta in volta, soprattutto in questi ultimi giorni. Si tratterebbe di un nuovo schema di truffa che sfrutta false comunicazioni legate a presunti rimborsi sulle bollette. I truffatori si servono di email, SMS, telefonate o documenti apparentemente ufficiali per ingannare i consumatori, con l’obiettivo di raccogliere dati personali e bancari o indurre la sottoscrizione di contratti non desiderati.
Questo schema si presenta in diverse varianti, tutte studiate per sembrare credibili e approfittare della fiducia dei consumatori verso aziende note o enti ufficiali. Le vittime ricevono comunicazioni che promettono rimborsi, spesso giustificati con motivazioni plausibili, come errori di calcolo nelle fatture o regolamenti statali. In questi messaggi, le persone sono invitate a cliccare su link sospetti per fornire informazioni personali o bancarie. In alcuni casi, i truffatori inviano bollette false che riportano logo e grafica simili a quelli delle aziende reali, aumentando il rischio di cadere nella trappola.
Telefonate e rimborsi
Un’altra tecnica molto diffusa prevede telefonate da falsi operatori che si spacciano per dipendenti di fornitori di energia o enti regolatori, come l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Gli operatori promettono rimborsi immediati o vantaggi economici e chiedono dati personali o informazioni bancarie. In alcuni casi, le vittime vengono indotte a cambiare fornitore di energia senza il loro consenso, attraverso tecniche ingannevoli.
In questa variante, i truffatori inviano comunicazioni che affermano di dover restituire somme di denaro a seguito di regolamenti statali o errori di calcolo fiscali. In realtà, queste comunicazioni servono solo a ottenere accesso ai dati sensibili delle vittime o a indurle a effettuare pagamenti non dovuti. Per difendersi, è assolutamente necessario mantenere un atteggiamento consapevole e prudente, evitando di agire d’impulso di fronte a comunicazioni non richieste. Una buona dose di scetticismo e la verifica accurata delle informazioni sono le migliori armi per prevenire queste frodi.