Assegno Circolare o Bancario: se aspetti un pagamento sei nei guai | Solo uno è garantito al 100%
Non lasciare il tuo denaro al caso: scegli consapevolmente l’assegno, è importante per non rimanere fregato.
Quando si tratta di ricevere un pagamento, bisogna tener presente le differenze tra assegno circolare e assegno bancario.
Questi strumenti di pagamento, pur essendo simili nella forma, offrono garanzie molto diverse per chi li riceve.
Se sei in attesa di una somma importante, sapere quale scegliere potrebbe fare la differenza tra dormire sonni tranquilli e trovarsi nei guai.
Questo significa che il pagamento è garantito al 100% solo in un caso. La banca stessa si impegna a coprire l’importo indicato sull’assegno, a prescindere dalla situazione finanziaria di chi lo ha richiesto.
Assegno bancario e circolare: solo uno il pagamento
Gli assegni sono strumenti di pagamento largamente utilizzati, ma esistono differenze sostanziali tra i due principali tipi: l’assegno bancario e l’assegno circolare. Questi strumenti si distinguono per caratteristiche, sicurezza e modalità d’uso, rendendoli adatti a diverse esigenze. L’assegno circolare è un metodo di pagamento garantito, emesso da una banca o da un ufficio postale. Al momento dell’emissione, i fondi necessari sono già prelevati dal conto del richiedente e custoditi dalla banca stessa. Questo garantisce che il pagamento sia sicuro e che il beneficiario riceva l’importo dovuto senza il rischio di mancata copertura.
L’assegno bancario è emesso direttamente dal titolare di un conto corrente. In questo caso, il traente (chi emette l’assegno) si assume la responsabilità della disponibilità di fondi sul proprio conto. Può essere emesso in favore di chiunque, con possibilità di trasferimento tramite girata, e se i fondi sul conto corrente non sono sufficienti, l’assegno non verrà pagato, esponendo il beneficiario a un rischio maggiore. Infine, richiede un conto corrente: solo i titolari di conto possono emettere assegni bancari.
Modalità di utilizzo
L’assegno circolare è emesso dalla banca su richiesta del cliente che deve fornire l’importo richiesto e il nome del beneficiario alla banca, mentre la banca preleva i fondi dal conto del cliente e li custodisce. Così viene emesso l’assegno circolare, che è intestato al beneficiario designato e non può essere trasferito. Questo tipo di assegno ha una durata legale di tre anni, dopodiché il beneficiario può ancora riscuoterlo, ma solo rivolgendosi alla banca emittente per confermare la disponibilità dei fondi, mentre l’incasso può essere effettuato solo dal beneficiario designato, a garanzia della sicurezza.
Per emettere un assegno bancario, il traente compila l’assegno indicando l’importo da pagare, il nome del beneficiario (o lascia in bianco per un assegno al portatore, ove permesso), la firma, necessaria per la validità. L’assegno bancario può essere trasferibile tramite girata, a meno che non sia espressamente dichiarato “non trasferibile” e deve essere presentato per l’incasso entro 8 giorni se emesso nello stesso comune (assegno “in piazza”) o entro 15 giorni se emesso fuori comune (assegno “fuori piazza”). Se non presentato entro questi termini, il traente può richiedere alla banca di non pagarlo, ma la validità legale dell’assegno persiste.