Controlli del Fisco: occhio ai regali di Natale per figli e nipoti | Non commettere questi errori comuni
Evita di commettere questi errori: sono comuni ma tutti sbagliano. Il periodo natalizio è alle porte, non si può trascurare il fisco.
Le festività natalizie sono un momento di gioia e condivisione, ma anche un periodo in cui è importante fare attenzione alle implicazioni fiscali.
I regali di Natale destinati a figli, nipoti o altri familiari possono provocare non poche insidie se non gestiti correttamente.
Il Fisco, infatti, vigila con attenzione su queste operazioni, e alcuni errori comuni possono portare a conseguenze spiacevoli.
Secondo la normativa fiscale italiana, i regali natalizi di valore possono essere soggetti a regole ben precise, quindi è importante non trascurare questi dettagli.
Regole e limiti legali per i regali
I regali natalizi di valore possono essere considerati donazioni e, in alcuni casi, potrebbero essere soggetti a imposte o obblighi di registrazione. Le donazioni, infatti, sono atti a titolo gratuito che trasferiscono beni o denaro da una persona a un’altra senza una controprestazione. Quando si decide di donare denaro a una persona cara, come un parente o un amico, è necessario conoscere e rispettare le regole legali e fiscali previste dalla normativa italiana.
Nel 2024, il trasferimento massimo consentito in contanti è fissato a 4.999 euro, superare questa soglia, ad esempio, costituisce una violazione delle normative antiriciclaggio e può comportare sanzioni amministrative. Per le donazioni effettuate tramite bonifico bancario, invece, PayPal o altre piattaforme digitali, non esistono limiti di importo ma bisogna indicare una causale chiara, come ad esempio: “Regalo”, “Prestito personale” o altre motivazioni specifiche. Inoltre, non bisogna dimenticarsi di conservare la documentazione del trasferimento (ad esempio, estratti conto o ricevute) per dimostrare la legittimità dell’operazione in caso di controlli fiscali.
Le imposte: non trascurare questi dettagli
Le donazioni di denaro sono soggette a imposte che variano in base al rapporto tra donatore e beneficiario e all’importo trasferito. Se si tratta di genitori e figli o coniugi, sono esenti da imposte fino a 1 milione di euro, per importi eccedenti, si applica un’imposta del 4%. Tra fratelli e sorelle la soglia di esenzione scende a 100.000 euro, con un’imposta del 6% sull’importo che supera tale limite. Per gli amici, non esistono soglie di esenzione. Qualsiasi importo è tassato al 6%, a meno che si tratti di donazioni di modico valore.
Per donazioni di valore elevato o significative è obbligatorio l’atto pubblico notarile, che deve essere redatto alla presenza di un notaio e di testimoni, essenziale per garantire la validità legale della donazione e per tutelarsi in caso di contestazioni future. Le donazioni di modico valore non richiedono l’intervento di un notaio (varia in base alla situazione economica del donatore e del beneficiario). Il patrimonio di una persona, infine, è soggetto alle regole sulla legittima, anche durante la vita del donatore. Questo significa che le donazioni significative non possono violare i diritti degli eredi legittimi, come il coniuge e i figli. In caso contrario, le donazioni potrebbero essere contestate e revocate.