Quanto guadagna un Arbitro di Serie A: la cifra é impressionante | Non solo i calciatori sono ricchi
Le tante polemiche che investono gli arbitri vertono quasi esclusivamente sulle decisioni prese in campo. Ma pochi sanno quanto guadagnano
Gli stipendi e gli ingaggi che il mondo del calcio garantisce ai suoi protagonisti sono da sempre oggetto di feroci critiche “Guadagnano milioni solo per dare calci a un pallone“. “Gli ingaggi dei calciatori sono uno schiaffo alla miseria“.
Questi sono solo due dei giudizi più frequenti in merito al guadagno dei calciatori, il cui conto in banca da una trentina d’anni a questa parte è in effetti accostabile a quello dei più acclamati divi di Hollywood.
Al netto di moralismi più o meno legittimi, i campioni del pallone sono gli unici ‘lavoratori’ il cui livello salariale negli ultimi anni è cresciuto ben oltre l’aumento dell’inflazione. E in assoluto questa non è una buona notizia.
Chi punta l’indice contro le cifre monstre che il calcio muove si concentra solo ed esclusivamente sugli ingaggi dei calciatori trascurando altre professionalità che in fin dei conti godono di privilegi molto simili.
Il calcio è come l’albero della cuccagna
I dirigenti ad esempio, soprattutto quelli delle cosiddette grandi, possono guadagnare cifre di assoluto rispetto. I numeri uno come il presidente dell’Inter Beppe Marotta si portano a casa più di un milione di euro all’anno.
Passando a un’altra categoria molto ben pagata, procuratori e mediatori internazionali, saliamo molto più in alto. I responsabili delle agenzie più in vista ad esempio non hanno un guadagno fisso, ma raggiungono cifre con svariati zeri.
La Serie A è un paradiso anche per gli arbitri
Resta da mettere sotto la lente d’ingrandimento la posizione degli arbitri, i famigerati fischietti della nostra Serie A che non sono certo trattati male sotto l’aspetto economico. Nomi come Pierluigi Colina, Stefano Braschi, Daniele Orsato, godono di una popolarità quasi analoga a quella dei calciatori più acclamati dalle folle. I guadagni, per quanto inferiori, sono comunque più che accettabili. Il compenso degli arbitri dipende in primis dal ruolo svolto durante il match (guardalinee, quarto uomo, bordo campo, addetto al Var). Poi conta molto la sua esperienza in campo: più partite importanti dirige e più cresce il suo prestigio.
Oltre a tutto questo c’è il gettone della singola gara che si aggiunge al compenso fisso legato strettamente all’anzianità dell’arbitro stesso. Non solo, perché se un direttore di gara è un ‘internazionale’ la cifra cresce ulteriormente. Tradotto in numeri concreti un arbitro che debutta in serie A guadagna dai 30mila euro fino a sfiorare i 90mila se dirige anche in Champions League o in Europa League. In sintesi un arbitro di serie A può guadagnare anche fino a 200 mila euro a stagione. Niente male davvero