Olio d’oliva, Pancetta, Insalata e Tonno: se ami questi prodotti, puoi versare le lacrime | Il rincaro è smisurato

Donna in lacrime
I rincari fanno piangere – Depositphotos – Moralizzatore.it

L’aumento dei prezzi taglia le gambe a milioni di persone. C’è chi fatica ad arrivare alla fine del mese e non può permettersi certi prodotti

Una raffica di aumenti di prezzi dei più diffusi prodotti alimentari rischia di mandare in rovina milioni di persone. È dal periodo successivo all’arrivo della pandemia da Covid-19 che l’inflazione è tornata a correre.

A dare un contributo decisivo è stata poi la guerra in Ucraina deflagrata a febbraio del 2022. L’invasione russa, oltre ad aver stravolto gli equilibri di natura geopolitica di tutta Europa, ha impresso un’accelerazione all’aumento del costo della vita.

I prezzi di tanti prodotti alimentari nel giro di qualche settimana hanno conosciuto un’impennata clamorosa e decisamente sgradita. Anche beni di consumo di prima necessità, come ad esempio il pane, hanno iniziato a costare molto di più.

È un circolo vizioso iniziato a marzo del 2022, una drammatica spirale inflazionistica che solo negli ultimi mesi sta lentamente rallentando, ma senza incidere in meglio sulla vita quotidiana di milioni di persone.

Un aumento spropositato, fare la spesa è una follia

Anzi, tracciando un bilancio complessivo degli ultimi anni e in particolare di quest’ultimo scopriamo che l’aumento complessivo del prezzo di determinati prodotti del settore agroalimentare si è attestato su percentuali a dir poco inquietanti.

In particolare le tasche d milioni di cittadini italiani, molti dei quali abituati a seguire la classica dieta mediterranea, sono state messe a durissima prova. Perché ad essere cresciuti maggiormente sono proprio quegli alimenti tipici dell’Europa meridionale.

L'olio è aumentato
Il prezzo dell’olio è aumentato – Depositphotos – Moralizzatore.it

La dieta mediterranea è un tabù, prezzi assurdi

Tra i prodotti più costosi troviamo infatti il pane, la pasta, l’olio di oliva, il tonno in scatola e sotto vetro, l’insalata e perfino la pancetta. Gli aumenti si sono rivelati di tale portata da aver portato alla disperazione chi aveva impostato per tutta la vita la propria alimentazione su di loro. Percentuali spaventose, per certi versi drammatiche, che hanno obbligato milioni di persone a stravolgere le rispettive abitudini alimentari.

Soltanto il prezzo dell’olio extravergine di oliva è cresciuto in un anno del 24%, mentre negli ultimi 10 dell’81%. Un’enormità, così come il costo del tonno in scatola aumentato del 50% dal 2014 ad oggi. Anche questo uno sproposito. Per porre un freno a questa terribile tendenza rialzista non resta che sperare in un congelamento dei conflitti in corso, dalla guerra in Ucraina a quello in Medioriente e in un calmieramento dei prezzi valido per tutta Europa.