C’é una Birra che puoi bere a volontà e poi guidare: addio tristi cene con sola acqua | La trovi dappertutto
Il nuovo Codice della Strada da poco approvato impedisce il consumo di bevande alcoliche prima di guidare. Ma c’è un’eccezione
Con l’approvazione definitiva del nuovo Codice della Strada è stata messa, di fatto, una sorta di pietra tombale sul consumo di alcolici un attimo prima di mettersi al volante della propria macchina.
Che si tratti di birra, di vino o di superalcolici, in seguito al varo delle norme sulla sicurezza stradale è opportuno lasciarli chiuse nelle rispettive bottiglie soprattutto se abbiamo la certezza di dover guidare di lì a breve.
Tra le bevande alcoliche quella più amata dai giovani, e non solo, è molto probabilmente la birra. Come recitava un celebre sport di molti anni fa, la ‘bionda’ è da sempre simbolo di convivialità e di allegria.
Bere un boccale di fresca e spumeggiante birra, magari in compagnia di amici in una serata piacevole e divertente, è il meglio che si possa desiderare. Un rituale che con il nuovo Codice Della Strada in vigore è meglio evitare.
La birra che puoi bere sempre, in barba al Codice della Strada
A meno che non si decida di accantonare la classica birra dal tasso alcolico standard e puntare con decisione su una più che valida alternativa, una bevanda che da un po’ di tempo sta prendendo piede ovunque.
Sia in Europa che negli Stati Uniti d’America questo ‘nettare’ ha raggiunto un livello di diffusione sbalorditivo, come dimostrano i dati relativi alle vendite. Gli esperti presumono che anche in Italia, soprattutto alla luce delle nuove regole sulla sicurezza stradale ora molto più rigide, possa diventare molto popolare.
Le cifre parlano da sole, non ci sono più dubbi
Del resto i numeri non lasciano margini all’interpretazione, tanto che tra qualche anno la birra classica potrebbe essere sostituita in tutto e per tutto dalla sua alternativa più salutare e meno ‘pericolosa’ per la guida. Anche perché a quanto pare sapore e sentori sono molto simili, per non dire identici. A questo punto non resta che svelare l’arcano: per chi non l’avesse ancora capito, stiamo parlando della birra analcolica.
Le proiezioni fatte dagli esperti indicano che entro il 2032 il mercato delle birre analcoliche supererà i 40 miliardi di dollari. Per analizzare meglio il prodotto è bene sapere che in realtà la birra analcolica, nata in Germania negli anni settanta, non è del tutto priva di alcol. È però una bevanda a bassissimo contenuto alcolico. In Italia il massimo consentito è dell’1,3%. Non solo, ma poiché quasi tutti gli zuccheri si ottengono proprio dall’alcol la birra analcolica è assai meno calorica rispetto alle birre tradizionali. Provare per credere.