Cosmetici Cancerogeni: in questi prodotti c’è la stessa sostanza che trovi nelle padelle antiaderenti | Lista nera delle marche peggiori

Cosmetici Cancerogeni
ragazza spaventata dai cosmetici (freepik images generation) -moralizzatore.it

Fai attenzione a questi prodotti, potresti ritrovarti con effetti indesiderati evidenti, oltre che molto pericolosi.

La bellezza ha un prezzo, ma siamo davvero sicuri di volerlo pagare con la nostra salute?

Recenti indagini hanno rivelato che alcuni cosmetici, utilizzati quotidianamente da milioni di persone, contengono sostanze chimiche potenzialmente cancerogene.

Tra queste, spicca una sostanza nota per essere uno dei componenti principali delle padelle antiaderenti.

Questi composti sono estremamente resistenti alla degradazione e possono accumularsi nell’ambiente e nell’organismo umano.

I prodotti sotto accusa

Nonostante i rischi, questo tipo di sostanze vengono spesso utilizzati nei cosmetici per le loro proprietà uniche, come la resistenza all’acqua e l’effetto levigante. Ma la loro presenza nei prodotti di bellezza solleva gravi interrogativi sulla sicurezza a lungo termine per i consumatori.

Una recente analisi condotta da associazioni per la tutela dei consumatori ha stilato una lista di marche e prodotti particolarmente problematici. Tra le aziende finite nel mirino, troviamo marchi noti sia nel settore del lusso che tra i prodotti di fascia economica. L’industria cosmetica ha un disperato bisogno di una regolamentazione più severa per proteggere i consumatori.

Cosmetici Cancerogeni
ragazza in dubbio che si trucca (freepik) -moralizzatore.it

La silenziosa invasione nei cosmetici: un pericolo

I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche), spesso chiamati “sostanze chimiche per sempre” per la loro straordinaria resistenza alla degradazione, sono sempre più diffusi in un numero allarmante di prodotti cosmetici. Una recente indagine del giornale francese Vert ha rivelato la presenza di PFAS in oltre cento prodotti venduti online, tra cui creme, rossetti e ombretti di marchi prestigiosi come L’Oréal, Lancôme, Yves Saint-Laurent e Kiko. Tra i composti più comuni spicca il PTFE, meglio noto come Teflon, ampiamente usato per le sue proprietà idrorepellenti e resistenti. La presenza di PFAS nei cosmetici comporta gravi rischi per la salute: numerosi studi scientifici hanno collegato i PFAS a tumori, problemi di fertilità e disfunzioni tiroidee. Nei cosmetici, i PFAS possono essere ingeriti, ad esempio attraverso i rossetti, o assorbiti dalla pelle, raggiungendo il sangue e accumulandosi nell’organismo. Un aspetto particolarmente preoccupante riguarda i giovani.

I PFAS sono noti per essere interferenti endocrini, in grado di alterare il sistema ormonale. Ciò è un rischio significativo per bambini e adolescenti, il cui sistema endocrino è ancora in sviluppo. Nonostante ciò, le aziende cosmetiche stanno ampliando sempre più il loro target verso queste fasce d’età, incrementando il rischio di esposizione. L’industria cosmetica è sotto accusa per la sua complicità nella diffusione dei PFAS. Cosa può fare il consumatore per ridurre l’esposizione ai PFAS? Una soluzione immediata è imparare a leggere le etichette degli ingredienti (INCI). Evitare prodotti contenenti composti come PTFE, PFOA o PFOS è un primo passo essenziale. Inoltre, si possono scegliere cosmetici certificati biologici, approvati da enti come Cosmébio o Ecolabel, che garantiscono formulazioni prive di PFAS e altre sostanze chimiche dannose.