Proteste accompagnano i giorni prima dell'insediamento ufficiale di Trump - Freepik - Moralizzatore.it
Le persone scendono in piazza contro il Presidente eletto Donald Trump. Molti i punti della sua campagna che preoccupano gli americani.
Lunedì 20 Gennaio è il D-Day, Donald Trump assume l’incarico di presidente eletto, ma non è un momento di gioia. Questo perché in concomitanza crescono le manifestazioni contro svariati punti del suo piano politico.
Non è un mistero che il tycoon abbia posizioni molto nette su alcune tematiche, che rendono difficile una comunicazione a 360° con una parte delle popolazione che richiede maggiore elasticità.
Il tema che predomina tra coloro che hanno deciso di manifestare è la difesa dei diritti delle donne, della salute riproduttiva e dell’aborto, con numerosi cartelli e slogan che chiedono il rafforzamento delle politiche per la parità di genere e contro i tentativi di limitare l’accesso all’interruzione di gravidanza.
La preoccupazione civile in generale verte anche su quella che è stata definita la “tecno-oligarchia” denunciata da Joe Biden.
Trump non è nuovo a scontrarsi con i diritti civili delle donne per via delle sue posizioni giudicate al limite della tutela della libertà. Se ben ricordate ai tempi del primo mandato del tycoon, più volte le donne hanno manifestato contro le sue politiche antiabortiste, limitative e discriminatorie nei confronti delle donne. Il tutto prendendo a modello la figura dell’ancella del romanzo distopico, disturbante di Margaret Atwood.
Una storia inquietante che narra di un mondo maschilista, teocratico che ha privato le donne di ogni diritto (non possono nemmeno leggere) e le ancelle che devono procreare vestono di rosso. Molte volte le donne così vestite si sono rivolte a Trump per protestare e vedere una politica più inclusiva.
Bisogna ricordare, comunque che per ora il numero dei partecipanti alle proteste sia decisamente inferiore ai 500.000 del 2017. Ovviamente, bisogna attendere che il mandato inizi davvero e che le politiche del tycoon abbiano applicazione per capire cosa accadrà.
Questa manifestazione a Washington ha confermato che le persone ancora credono nella forza della protesta, nonostante la stanchezza e la delusione di molti. “Non avrei mai pensato di essere di nuovo qui”, ha detto una manifestante. “Le manifestazioni di massa sono state e continuano a essere una parte molto importante della resistenza, anche se la gente si sente esausta”, ha aggiunto Tamika Middleton, direttrice generale di Women’s March, una delle associazioni che hanno organizzato le marce di protesta.
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