L’Italia si interroga sull’ipotesi di implementare il proprio sostegno all’Ucraina. Crosetto cerca di fare chiarezza.
Le parole ad inizio anno della premier Giorgia Meloni erano piuttosto chiare sul fatto che la Russia si sia “impantanata in Ucraina“. Tuttavia il Ministro Guido Crosetto non sembra concordare con questa dichiarazione.
Nel corso dell’informativa al Senato sulla decisione italiana di estendere il sostegno a Kiev fino a dicembre 2025, il ministro della Difesa ha riportato una situazione diversa da quella dipinta dalla presidente del Consiglio.
Reduce dal suo viaggio a Kiev, in cui alcuni ordigni sono esplosi nelle vicinanze dell’incontro, ha avuto modo di verificare lo stato dei fatti. “La situazione sul campo è in continua evoluzione – ha detto il titolare della Difesa – Negli ultimi mesi la Russia ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture critiche sfruttando le cospicue riserve di munizionamento e sistemi di attacco che ha accumulato anche grazie all’aiuto di Paesi che la sostengono in maniera esplicita.”
Ha ribadito anche che: “L’iniziativa ormai è stabilmente in mano alle truppe russe, impegnate soprattutto nei settori orientali dell’Ucraina. Le forze di Mosca avrebbero sotto controllo circa 108mila chilometri quadrati di territorio ucraino, per capirci pari a tutta l’Italia settentrionale, il 18% dell’Ucraina”.
Crosetto ha colto l’occasione per ricordare che le milizie russe, grazie ai suoi armamenti più sofisticati sono riuscite a colpire obiettivi militari e civili del tutto indisturbate.
Secondo il Ministro si palesa fondamentale la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all’Ucraina, per permetterle di difendersi.
La Russia ha ancora il coltello dalla parte del manico in questo conflitto. Per questo motivo Crosetto afferma che è fondamentale il sostegno dell’Italia a Kiev. Lo scopo dell’Europa è quello di arrivare al momento di una pace definitiva delle due fazioni e porre fine al conflitto.
La partita sullo scacchiere politico si gioca in attesa delle decisioni del neo presidente Trump. Il quale ancora non ha fornito indicazioni ufficiali su un viaggio o sulla modalità con cui vorrà interagire con Putin. Secondo Crosetto sarebbe auspicabile una intensa attività diplomatica per migliorare il rapporto dialogico con Mosca per risolvere tutte le tensioni geopolitiche. Per questo motivo secondo il ministro, è necessario “aprire un confronto diplomatico necessario per raggiungere una pace duratura”. In questo modo tutta la comunità internazionale, potrebbe risolverebbe anche criticità interne causate dalla guerra.
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