In pensione a 63 anni, finalmente una buona notizia: per chi è questa splendida agevolazione
Con l’ennesima riforma in cantiere l’età pensionabile è destinata a salire. Ma c’è anche una buona notizia per chi ha compiuto 63 anni
Un incubo chiamato pensione. Per milioni di cittadini guadagnarsi il meritato riposo dopo anni di lavoro è diventato un’autentica chimera. ‘Merito’, si fa per dire, delle varie riforme che si sono succedute in quest’ultimo quarto di secolo.
Il sistema pensionistico in Italia è diventato una specie di terribile rompicapo, un ginepraio di norme ad hoc che si fa sempre più fatica a comprendere. Non c’è governo negli ultimi anni che non abbia provveduto a riformare le pensioni.
Tutto ruota, da sempre, intorno alla cosiddetta età pensionabile che consiste nel momento in cui ad ogni lavoratore dipendente viene concessa la possibilità di accedere al trattamento pensionistico.
Il periodo dell’età dell’oro, quello in cui lo Stato assecondava i pensionamenti anticipati – un’amplissima finestra temporale compresa tra i primi anni settanta e la metà dei novanta -, è ormai un lontano ricordo.
La pensione è diventata una chimera
Il momento di svolta risale al 2011, l’anno in cui fu varata la legge Fornero, dal nome dell’ex ministro del lavoro Elsa Fornero, che ha introdotto il cosiddetto sistema contributivo alzando al tempo stesso l’età pensionabile.
Da allora solo l’attuale esecutivo, quello guidato da Giorgia Meloni, ha preannunciato modifiche significative a tale riforma. Fino ad ora però la legge Fornero è stata in grado di resistere a tutti gli attacchi possibili e immaginabili a tal punto che neanche nel 2025 il governo di centrodestra ha messo in cantiere cambiamenti di alto profilo.
Chi ha compiuto 63 anni ci può andare!
Eppure qualcosa di rilevante è stato fatto, soprattutto in merito ai provvedimenti sociali che coinvolgono le persone disabili o portatrici di handicap. Il governo Meloni ha rinnovato tali misure anche per il 2025, tra le quali la possibilità di andare in pensione a 63 anni per chi usufruisce della Legge 104. Si tratta di una norma approvata 33 anni fa con l’obiettivo di proteggere e aiutare sia i lavoratori dipendenti con una disabilità grave e sia chi presta loro assistenza.
Si tratta in sostanza di un’indennità chiamata APE Sociale destinata a coloro che hanno compiuto 63 anni e 5 mesi. Per ottenerla si deve prestare assistenza da almeno sei mesi a un convivente che abbia almeno il 74% di invalidità. Tale misura corrisponde a un massimo di 1500 euro al mese lordi e per avere diritto alle pensione bisogna produrre l’istanza di certificazione del diritto stesso.