Ultim’ora: è tornata l’AUTOCERTIFICAZIONE | Torniamo indietro ai tempi del Covid: addio uscite inutili

Ultim'ora: è tornata l'AUTOCERTIFICAZIONE
autocertificazione (pexels) – moralizzatore.it

Si ritorna ai tempi bui, questo sarebbe il prossimo passo verso nuove limitazioni. Le uscite inutili si possono evitare.

In un sorprendente ritorno alle misure adottate durante la pandemia di COVID-19, ecco che ritorna l’obbligo di autocertificazione.

L’autocertificazione, già familiare ai cittadini italiani, è un documento che se obbligatorio può essere sottoposto a controlli per verificare la validità delle dichiarazioni fornite.

Le sanzioni per chi viene trovato senza una valida autocertificazione o con motivazioni non conformi alle disposizioni possono avere delle conseguenze.

Rispettando le normative vigenti, non si può che sperare che tutti lascino perdere queste uscite considerate abbastanza inutili.

Torna l’autocertificazione

Questo ritorno a misure restrittive sottolinea l’importanza della prudenza e della responsabilità collettiva nel fronteggiare determinate situazioni, in cui è ovviamente necessaria la collaborazione di tutti. Se le restrizioni sono queste non resta che abbandonare i propri impulsi e cercare di mantenere un atteggiamento più in linea possibile con le nuove disposizioni.

La domanda che si fa strada è se davvero sia necessaria questa autocertificazione, o se in alcuni casi si possa farne a meno. Queste restrizioni prefigurano un incubo vero e proprio soprattutto per quei cittadini e lavoratori che avevano ritrovato un attimo di serenità dopo anni di caos anche economico. Ecco perché, con questo articolo, cerchiamo di fare chiarezza e capire quanto riferito dagli enti competenti.

Ultim'ora: è tornata l'AUTOCERTIFICAZIONE
uomo con documento -moralizzatore.it

Cosa sta succedendo

L’Agenzia delle Entrate ha dunque recentemente fornito chiarimenti riguardo alle modalità di presentazione della dichiarazione necessaria per ottenere il rimborso delle utenze domestiche da parte dei lavoratori dipendenti, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024. Risposta che è stata data dopo un’interpello, con cui si richiedeva espressamente se fosse necessaria l’autenticazione. Secondo l’Agenzia, non è richiesta l’autenticazione notarile della firma del dipendente; è sufficiente che il lavoratore firmi la dichiarazione in presenza del datore di lavoro e alleghi una copia di un documento di identità valido, allontanando le inutili uscite dei tecnici enel in merito all’Interpello n.17 dello scorso 31 gennaio.

Per usufruire di questo beneficio, il dipendente deve presentare al datore di lavoro una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, attestando le spese effettivamente sostenute per le utenze domestiche. La semplificazione, data dal fatto che non è necessaria alcuna autocertificazione, mira a facilitare l’accesso al beneficio, riducendo gli oneri burocratici sia per i lavoratori che per i datori di lavoro. Naturalmente, la dichiarazione resa dal dipendente ha valore legale e, in caso di dichiarazioni false o mendaci, possono scattare responsabilità penali.