Agenzia delle Entrate, col trucco del calendario non devi versare più neanche un euro | Il bello è che è tutto legale

Immagina di poter dire addio a versamenti e scadenze che ti tolgono il sonno, senza dover ricorrere a complessi stratagemmi o rischiare di finire nel mirino del fisco.
Quello che sembrava un sogno irrealizzabile oggi è realtà, grazie a un “trucco” tanto semplice quanto ingegnoso.
La chiave di questa piccola rivoluzione? Un calendario. Sì, hai letto bene: un normalissimo calendario, se usato nel modo giusto, può trasformarsi in un’arma potentissima contro lo stress da scadenze fiscali.
Ma non temere, non stiamo parlando di escamotage al limite della legalità o di complessi meccanismi contabili.
Il bello di questa strategia è che è tutto perfettamente legale, alla portata di chiunque e basata su un principio tanto ovvio quanto spesso dimenticato: la corretta gestione del tempo.
Scopri come funziona
Quest’anno una novità potrebbe rendere più leggeri i mesi estivi per molti contribuenti italiani. Grazie a una proposta del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, il calendario fiscale potrebbe subire una rivoluzione che permetterebbe di posticipare numerosi pagamenti, senza incorrere in sanzioni o interessi. La proposta, contenuta in un documento di 40 pagine inviato al Viceministro dell’Economia Maurizio Leo, mira a correggere alcune criticità emerse nella riforma fiscale e a semplificare il calendario dei pagamenti. Tra le principali novità, spicca la possibilità di “congelare” le tasse durante i mesi estivi, spostando le scadenze al 16 settembre.
Attualmente, la pausa fiscale estiva è prevista solo per gli adempimenti in scadenza dal 1° al 20 agosto. Entro il 20 agosto, infatti, i contribuenti devono effettuare tutti i pagamenti fiscali e contributivi in scadenza nei primi 20 giorni del mese. La proposta dei commercialisti prevede invece una pausa più lunga, dal 1° al 31 agosto, con la possibilità di effettuare i pagamenti entro il 16 settembre, senza alcuna maggiorazione.
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Più tempo per aderire
Un’altra importante modifica riguarda il concordato preventivo biennale, l’accordo con il fisco che consente alle imprese di definire in anticipo le imposte da versare. Attualmente, il termine ultimo per presentare la richiesta di adesione è fissato al 31 luglio, un periodo dell’anno particolarmente impegnativo per contribuenti e professionisti, alle prese con il pagamento delle imposte sui redditi e sull’Irap. Per questo motivo, i commercialisti propongono di spostare il termine al 31 ottobre, in concomitanza con la scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi. In questo modo, le imprese avrebbero più tempo per valutare la convenienza dell’adesione al concordato e per adempiere a tutti gli obblighi fiscali.
Tra le altre proposte avanzate dai commercialisti, vi è quella di rafforzare il contraddittorio preventivo, ovvero il dialogo tra l’Amministrazione finanziaria e il contribuente prima dell’emissione di un avviso di accertamento. L’obiettivo è garantire maggiore trasparenza e tutela per i contribuenti, obbligando l’Agenzia delle Entrate a rispondere alle richieste di accesso agli atti entro 15 giorni e prevedendo una sospensione di 30 giorni per l’esercizio del contraddittorio.