Caso Almasri, il Governo cerca di confrontarsi con la Corte penale internazionale

Nordio
Nordio Ministro della Giustizia – Wikipedia – Moralizzatore.it

Nordio cerca di trovare il modo di avere un dialogo con la CPI. Il caso Almasri avrà ripercussioni sull’Italia?

Sul fronte internazionale, l’Italia cerca un dialogo con i giudici dell’Aja, Anche se a livello parlamentare il clima sull’affaire Almasri resta rovente.

Le opposizioni sono granitiche contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio, oggetto di una mozione di sfiducia che verrà presentata da tutti i gruppi in Parlamento.

E’ stata presentata una richiesta informale all’Aja per avviare delle consultazioni sulle criticità che hanno costellato il caso del generale liberato. L’obiettivo è di avviare una sorta di  colloquio internazionale migliore per una ottimale collaborazione futura.

All’attenzione dei giudici c’è un documento in cui si chiedono alcuni chiarimenti e si individuano ipotesi per facilitare la comunicazione in futuro con il tribunale olandese.

Comunicazione diretta

Se si avesse una comunicazione agevole, si potrebbe eliminare il passaggio con l’ufficiale di collegamento dell’ambasciata italiana in Olanda.  Quello che è accaduto con questa liberazione, ha portato la Procura di Roma ad iscrivere la premier Meloni e i ministri della Giustizia e dell’Interno nel registro degli indagati dopo un denuncia presentata dall’avvocato Luigi Li Gotti, in cui si ipotizzano i reati di favoreggiamento e peculato.

L’iniziativa del procuratore Lo Voi ha scatenato una violenta reazione di Palazzo Chigi. Compatto il sindacato delle toghe, che ribadisce “ingiustificata e gratuita aggressione mediatica solo per aver rispettato il disposto della legge costituzionale in materia di reati ministeriali”.

Lo Voi
Lo Voi -Wikipedia – Moralizzatore.it

La denuncia a carico di Lo Voi

La risposta contro Lo Voi è arrivata e il tutto si trasforma in qualcosa di molto oscuro.  Si è a conoscenza dell’avvio di una procedura di trasferimento dello stesso Lo Voi. Procedura aperta per incompatibilità ambientale-funzionale e per trasmissione di atti alla Procura generale per la valutazione di eventuali illeciti disciplinari.

Un affondo innescato dal caso di un documento con informazioni sul capo di Gabinetto della premier, trasmesso dagli 007 dell’Aisi alla Procura di Roma, ma poi incluso dalla stessa Procura in un insieme di atti inviati ai legali del quotidiano Domani, che l’ha pubblicato. Per i consiglieri, l’accaduto ha «seriamente compromesso i rapporti istituzionali tra la Procura di Roma e le Agenzie dell’intelligence». A loro dire, «risulta essere stato compromesso l’affidamento, da parte delle Agenzie, circa l’effettiva tutela del segreto degli atti trasmessi in Procura». Gli stessi consiglieri nei giorni scorsi avevano chiesto l’apertura di un’altra pratica su Lo Voi in relazione al caso Almasri.  Il tutto si sta complicando moltissimo.