Non è il frigorifero nè il condizionatore: questo elettrodomestico ci uccide la bolletta | Spesso è acceso per niente

bolletta-contatore (Fonte web) - moralizzatore.it
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C’è un elettrodomestico nelle nostre case che prosciuga l’elettricità e grava sulle bollette a fine mese, non si tratta né del frigorifero e nemmeno del condizionatore.

Nell’era del risparmio energetico e della lotta contro il caro bollette, siamo costantemente alla ricerca di modi per ridurre i consumi domestici.

Spesso, la nostra attenzione si concentra su elettrodomestici di grandi dimensioni come frigorifero e condizionatore, considerati i principali responsabili dei costi elevati.

Ma siamo sicuri che siano davvero loro i veri “vampiri” della nostra energia?

La verità è che, troppo spesso, sottovalutiamo l’impatto di un altro elettrodomestico, apparentemente innocuo, che invece incide pesantemente sulla bolletta. Scorpi subito quale.

Nessuno se lo aspettava

Quanto consuma uno scaldabagno? Una domanda questa sempre di grande attualità visto che stiamo parlando di un elettrodomestico presente in moltissime case degli italiani. Lo scaldabagno inoltre è in cima alla classifica degli elettrodomestici che consumano di più, sia dal punto di vista della corrente sia dell’acqua. Come ben noto è un dispositivo utilizzato per riscaldare l’acqua per uso domestico o commerciale.

Funziona grazie a una resistenza elettrica immersa in un serbatoio d’acqua, che si attiva quando la temperatura dell’acqua scende sotto un certo livello impostato dal termostato. Per questi motivi uno scaldabagno elettrico può arrivare a consumare anche il doppio di un condizionatore, per non parlare del confronto con gli altri elettrodomestici.

Scaldabagno (Depositphotos) - moralizzatore.it
Scaldabagno (Depositphotos) – moralizzatore.it

Come risparmiare

Lo scaldabagno a pompa di calore rappresenta una delle migliori soluzioni sul mercato per dotare un’abitazione di acqua calda. Rispetto a uno scaldabagno elettrico presenta prestazioni migliori in termini di consumi. Il suo funzionamento si basa su un ciclo di compressione ed espansione del gas R134A. Questo gas viene compresso mediante un piccolo compressore elettrico e fatto circolare in una resistenza per catturare il calore dall’aria esterna. Successivamente, il gas attraversa una valvola di espansione e cede il calore catturato dall’esterno verso il boiler. La corrente elettrica quindi non viene usata per scaldare direttamente l’acqua, ma solo per mettere in funzione il ciclo di compressione ed espansione.

Attraverso questo sistema la pompa di calore riesce a essere molto più efficiente di uno scaldabagno elettrico e consuma molto meno. Si stima che il consumo si riduce del 65% rispetto a una caldaia tradizionale. Il consumo annuale per un uso normale dello scaldabagno a pompa di calore è di circa 620 kWh che alle tariffe attuali significa circa 90-100 euro all’anno. Quindi rappresenta una soluzione più economica rispetto allo scaldabagno classico.