Approvati gli ASSEGNI FAMILIARI STRAORDINARI: mai così alti in tutta Europa | I figli ce li cresce l’INPS

Il governo ha approvato gli assegni familiari straordinari, un provvedimento senza precedenti che potrebbe rivoluzionare il sistema di welfare e il sostegno alla genitorialità nel nostro Paese.
Importi mai visti prima in Europa, un investimento importante sui figli, considerati sempre più spesso un peso economico insostenibile.
Ma non è tutto: l’INPS diventa il principale “sostenitore” delle famiglie, erogando direttamente questi assegni e assumendo un ruolo centrale nel supporto ai genitori.
In questo articolo vi sveleremo tutti i dettagli di questa misura rivoluzionaria: a chi spetta, come richiederla, quali sono i requisiti e, soprattutto, l’importo degli assegni.
Non perdere questa occasione unica per scoprire come il governo intende sostenere le famiglie italiane e il futuro dei loro figli.
Un’Europa più attenta alle famiglie
A partire dal 1° gennaio 2025, l’assegno di maternità raggiungerà livelli mai visti prima in Europa, con un importo mensile di 407,40 euro per nascite, affidamenti preadottivi e adozioni senza affidamento. Un sostegno concreto per i genitori che non hanno diritto all’indennità di maternità, come nel caso di lavoratrici autonome o disoccupate.
Questo assegno, erogato dai Comuni e finanziato dall’INPS, è un’ancora di salvezza per le madri che si trovano in difficoltà economiche. Per accedere a questa misura, è necessario che il valore dell’ISEE del nucleo familiare sia inferiore a 20.382,90 euro per il 2025.
L’importo dell’assegno è soggetto a rivalutazione annuale in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo, adeguandolo all’inflazione. Nel 2025, l’importo mensile di 407,40 euro è erogato per un massimo di cinque mesi. Spetta in misura piena alle famiglie con ISEE al di sotto della soglia stabilita. In caso di ISEE superiore, l’importo viene ridotto progressivamente, secondo una scala di equità definita dall’INPS.

Requisiti per la richiesta
Per poter beneficiare dell’assegno di maternità, sono necessari alcuni requisiti come la residenza in Italia al momento della nascita o dell’ingresso in famiglia del minore. La cittadinanza italiana o di un Paese UE, oppure permesso di soggiorno valido per cittadini extracomunitari. Per le lavoratrici, almeno tre mesi di contribuzione nei 18-9 mesi precedenti al parto o all’ingresso del bambino in famiglia. Per le disoccupate, aver lavorato almeno tre mesi e aver perso il diritto a prestazioni previdenziali o assistenziali da non più di nove mesi.
La domanda va presentata al comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’ingresso in famiglia del minore adottato o in affido. Il comune verifica i requisiti, mentre l’INPS eroga l’assegno. È importante non confondere l’assegno di maternità con l’indennità di maternità, che spetta alle lavoratrici dipendenti durante il periodo di congedo (astensione dal lavoro) ed è pari all’80% dello stipendio.