A marzo stipendio ridotto all’osso, scatta la doppia trattenuta: praticamente hai lavorato GRATIS | La solita vergogna italiana

A marzo stipendio ridotto all’osso, scatta la doppia trattenuta
uomo preoccupato per lo stipendio basso di marzo (freepik) – moralizzatore.i

Cancella tutti i tuoi piani per la primavera, il tuo stipendio di marzo sarà ridotto senza possibilità di ricorso, ecco quanto costa lavorare.

Marzo si preannuncia come un mese nero per moltissimi lavoratori italiani. I dipendenti, infatti, si troveranno con lo stipendio drasticamente ridotto a causa della doppia trattenuta.

Una retribuzione così scarsa manda in crisi migliaia di famiglie già abbattute dall’innalzamento costante delle spese quotidiane e dalle difficoltà economiche.

La situazione diventa ancora più assurda se si considera che, per alcuni lavoratori con stipendi medio-bassi, la doppia trattenuta porterà a percepire un compenso quasi nullo.

In altre parole, si ritroveranno ad aver lavorato un intero mese senza vedere un euro in tasca. Questa condizione paradossale è il risultato di un sistema fiscale e previdenziale rigido e spesso privo di equità.

Uno stipendio ridicolo: lavorare gratis

Non solo uno stipendio ridotto, ma i cittadini continuano a essere tassati in modo del tutto soffocante, e la crisi economica continua a pesare sul Paese, lasciando che il carico fiscale gravi sempre sulle spalle di chi paga regolarmente. Da qui scaturisce una rabbia e frustrazione condivisibile per una situazione che si ripete ogni anno senza che il governo prenda provvedimenti concreti.

Nel frattempo, i lavoratori italiani si trovano ancora una volta a dover fare i conti con un sistema che sembra remare contro di loro, in un Paese in cui il peso delle tasse continua a schiacciare chi guadagna onestamente il proprio stipendio. Stipendio che per questo mese in arrivo sarà deludente. Se avevate piani, vi conviene annullarli.

A marzo stipendio ridotto all’osso, scatta la doppia trattenuta
uomo affranto per lo stipendio basso di marzo (freepik) – moralizzatore.i

Stipendio dimezzato a marzo

A marzo, molti lavoratori dipendenti e pensionati italiani noteranno una riduzione nel netto della loro busta paga o pensione. Questo calo è dovuto alla ripresa della trattenuta per l’acconto delle addizionali comunali all’IRPEF, che si aggiunge alle trattenute già in corso da gennaio per il saldo dell’anno precedente. Questo fenomeno si ripete annualmente e interessa tutti, tranne coloro che rientrano nelle fasce di esenzione stabilite dai rispettivi Comuni.

Ogni Comune ha la facoltà di stabilire l’aliquota e le eventuali soglie di esenzione, nei limiti fissati dalla legge statale. Il datore di lavoro o l’ente pensionistico, in qualità di sostituto d’imposta, è responsabile della trattenuta e del versamento delle addizionali comunali. Il meccanismo prevede il saldo per l’anno precedente, l’acconto per l’anno in corso e, così, a partire da marzo, oltre alla rata del saldo, si aggiunge anche quella dell’acconto, determinando una doppia trattenuta che riduce il netto percepito.