Juventus umiliata dalla Fiorentina | Sarebbe il caso di mettere in discussione la visione di Motta

Il messaggio che arriva dal tracollo di Firenze sembra chiaro: quando una squadra è al limite gioca come ha fatto la Juventus.
E’ ormai assodato anche dai meno esperti che Motta abbia molte colpe ma non è l’unico responsabile: i calciatori hanno mostrato limiti tecnici importanti.
Mentre l’Inter allunga le distanze, dimostrando di essere in crescita e di impegnarsi, la Juventus non supera i suoi problemi.
Problemi di calendario, più fronti di difficoltà, un allenatore che non riesce ad arrivare fisicamente e mentalmente ai suoi giocatori condannandoli ad una stagione miserrima. Al contrario del Napoli di Conte che lotta e si impegna e cerca sempre di migliorare.
La prima pagina è sempre della Juve, tracollata in maniera imbarazzante. Motta ha la fiducia della società, ha detto che vuole comunicare coi giocatori anche se non è dato sapere come.
La Juventus e i suoi problemi
I giocatori in partita hanno dimostrato sia con l’Atalanta che con la Fiorentina, di non aver più bisogno dei limiti di Motta, hanno sopportato cambi di ruolo, la mancanza di reazione, l’incapacità di gestire una partita e l’allontanamento di Danilo.
I giocatori dimostrano limiti, niente agonismo, si sciolgono nelle prime difficoltà e Giuntoli dovrebbe capire se Motta non ha più rapporto col team e valutare, a prescindere dalla responsabilità, se è possibile andare avanti.

Motta e lo scarso dialogo con la squadra
Non è la prima volta che un mister viene esonerato e se la squadra non comunica con la dirigenza quello che resta sono partite scialbe, senza grinta e vuote. Se il club ritiene che la squadra valga di più deve esonerarlo, altrimenti deve ammettere di aver sbagliato il mercato.
La dirigenza Juve deve fare un passo indietro e riflettere anche sul fatto che il progetto della Juventus con Thiago Motta al timone sembra essere già giunto al capolinea.
Giuntoli rinnova la fiducia nei confronti dell’allenatore scelto la scorsa estate per iniziare il nuovo ciclo post-Allegri. Questo ciclo non inizia e la squadra non è mai stata così umiliata nelle partite e deprimente negli schemi di gioco. Quale sarà il destino della Juventus? Bergomi nel commentare ha detto: ” Più che l’aspetto tattico, quello che viene fuori dalle ultime due partite è l’aspetto caratteriale. Manca proprio la Juventus. Noi la conosciamo come una squadra che nel dna ha i motti ‘l’importante non è vincere, è l’unica cosa che conta’ e ‘fino alla fine’. Anche l‘ex capitano Del Piero non salva nessuno: “I cambi sono stati 3 difensori: stai perdendo 3-0 e fai queste tre sostituzioni?”. Parole su cui riflettere.