ATTENZIONE – Epidemia mortale tra i bambini, questo formaggio contaminato è ancora sugli scaffali | Se lo hai in casa buttalo subito

In vendita formaggio pericoloso per i bambini: attenzione a ciò che acquisti, e se ce l’hai in casa meglio non consumarlo.
Formaggio contaminato, è allarme per la pericolosità di un alimento tanto comune da essere consumato in ogni casa e ad ogni età.
Ed è proprio per i bambini che diventa più pericoloso, per via del loro organismo meno avvezzo e allenato a combattere eventuali attacchi all’organismo.
I più piccoli sono infatti particolarmente esposti a virus, malattie e problematiche di salute perché non hanno ancora sviluppato gli anticorpi necessari per affrontare questo tipo di problematiche legate alle contaminazioni e alle infezioni.
L’allarme è preoccupante quindi, il formaggio contaminato continua ad essere in commercio, ed è meglio controllare di non averlo acquistato per sbaglio. Se ce l’hai in frigorifero fai molta attenzione.
Epidemia mortale tra i bambini: allarme formaggio contaminato
Il formaggio è uno degli alimenti più consumati nel nostro Paese, che vanta diverse eccellenze impossibili da trovare altrove. La mozzarella di bufala, il Parmigiano reggiano o il Grana padano, il Gorgonzola, vari tipi di pecorino. Ogni regione ha un suo modo di produrre, difatti sono tanti i prodotti Dop, ovvero di origine protetta e quindi legati esclusivamente ad un certo territorio.
Spesso copiati in altri Paesi, non raggiungono mai le stesse caratteristiche che li rendono unici. Alcuni però sono anche pericolosi per i più piccoli. C’è in giro un formaggio contaminato che ha fatto anche delle vittime, purtroppo.

A cosa fare attenzione
La triste notizia risale a qualche mese fa, quando un piccolo di appena 3 anni è deceduto dopo aver ingerito un certo tipo di formaggio, risultato poi contaminato. Parliamo di quelli prodotti con latte crudo, che non viene cioè pastorizzato e quindi sterilizzato. La pastorizzazione, ovvero le alte temperature a cui è sottoposto il latte, eliminano gli eventuali batteri, tra cui Escherichia coli, il più comune. Come riporta quifinanza.it, il bambino di cui parliamo non ce l’ha fatta, e per quasi due mesi è stato in rianimazione dopo aver sviluppato la SEU, Sindrome Emolitica Uremica.
L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma spiega: “È una malattia che si presenta con insufficienza renale di gravità variabile, piastrine basse e anemia severa. Nella maggior parte dei casi, i sintomi compaiono dopo qualche giorno di diarrea senza sangue oppure mista a muco e sangue. Il bimbo di solito arriva al Pronto Soccorso perché i genitori notano che non fa la pipì, è pallido, debole e confuso”. E la causa “è nella maggior parte dei casi un’infezione intestinale da Escherichia coli”. Per questo, dato che non si può vietare la vendita di questo tipo di prodotti, è necessario specificare in etichetta che si tratta di formaggi prodotti con latte crudo, non adatti al consumo dei più piccoli perché pericolosi.