Dramma terremoti, lo Stato ti ha promesso 1.200€ per ogni scossa: ma è tutta una farsa e i soldi glieli devi dare tu

Bonus-terremoto - moralizzatore.it
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La terra ha tremato, portando con sé non solo distruzione, ma anche una promessa di aiuto che si è rivelata un miraggio.

Lo Stato ha annunciato un sostegno economico di 1.200 euro dopo le scosse, una cifra che sembrava un faro di speranza in mezzo al caos.

Ma dietro questa facciata di solidarietà, si cela una realtà ben diversa, un labirinto burocratico dove i fondi promessi si trasformano in un peso ulteriore per chi ha già perso tutto.

La promessa di un aiuto immediato si scontra con la dura realtà di procedure complesse e requisiti stringenti, trasformando il diritto in un’odissea.

E così, la cifra annunciata, anziché rappresentare un sollievo diventa un debito da saldare, un ulteriore fardello per chi cerca di ricostruire la propria vita tra le macerie.

Il dramma dopo il terremoto

Il terremoto di magnitudo 4.4 che ha colpito i Campi Flegrei il 20 maggio 2024, il più forte degli ultimi 40 anni, ha lasciato dietro di sé una scia di danni e preoccupazioni. In risposta a questa emergenza, il governo ha annunciato un piano di aiuti economici per i cittadini colpiti, con contributi che variano da 450 a 1.200 euro al metro quadrato per la riparazione delle abitazioni danneggiate. Tuttavia, dietro questa promessa di sostegno, si celano una serie di complessità e incertezze. Il Decreto Legge Campi Flegrei, approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 giugno 2024, prevede contributi per proprietari, usufruttuari e conduttori di abitazioni danneggiate, con l’obiettivo di accelerare il rientro nelle case.

L’ammontare dei fondi stanziati, circa 20 milioni di euro, appare però insufficiente rispetto al fabbisogno complessivo stimato in oltre 130 milioni di euro. La bozza del decreto, circolata prima della pubblicazione ufficiale, prevede contributi differenziati in base alla gravità dei danni: 450 euro al metro quadrato per danni leggeri e 1.200 euro al metro quadrato per danni severi. Questi importi potrebbero non essere sufficienti a coprire i costi effettivi delle riparazioni, soprattutto per gli edifici più danneggiati. Inoltre, il decreto esclude esplicitamente le seconde case, le case abusive e quelle con condono ancora pendente, lasciando fuori una parte significativa della popolazione potenzialmente bisognosa di aiuto.

terremoto-20-maggio (ingv) - moralizzatore.it
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Come fare per avere i soldi che ti spettano

Per accedere ai contributi, i cittadini dovranno presentare una domanda al Comune di competenza, corredata da una serie di documenti, tra cui il titolo edilizio, il provvedimento di sgombero e una dichiarazione asseverata del tecnico dei danni subiti.

I Comuni avranno 30 giorni per istruire le domande e adottare i provvedimenti, ma i tempi per la conclusione dei lavori e per l’erogazione dei fondi non sono ancora stati definiti. Inoltre, un decreto del Ministero della Protezione Civile, atteso entro la fine dell’estate, dovrà stabilire i criteri per la ripartizione dei fondi tra i Comuni e per la definizione delle graduatorie, aggiungendo ulteriori passaggi burocratici e potenziali ritardi.