ULTIM’ORA – Whatsapp sotto attacco: con un solo messaggio ti rubano 2.300€ dal conto | Se leggi questa parola non aprirlo

Allarme rosso per milioni di utenti WhatsApp. Un nuovo e insidioso attacco informatico sta prendendo di mira i conti correnti, prosciugandoli con un semplice messaggio.
La tecnica, tanto subdola quanto efficace, sfrutta una parola chiave specifica, innescando un meccanismo di furto che può costare fino a 2.300 euro.
Le autorità lanciano un appello urgente: massima attenzione e nessuna interazione con messaggi sospetti.
La parola incriminata grazie ai social è diventata un campanello d’allarme, ma l’attenzione non è mai troppa. Un solo click sbagliato può avere conseguenze devastanti.
Sapere di cosa si tratta e come difendersi sono le uniche armi per contrastare questa pericolosa minaccia.
La truffa del momento
Una nuova e insidiosa truffa sta prendendo di mira gli utenti di WhatsApp, sfruttando la vulnerabilità di chi è in cerca di lavoro. Tutto inizia con una telefonata da un numero sconosciuto, spesso con prefisso italiano (+39), in cui una voce registrata comunica di aver ricevuto il tuo curriculum vitae. Indipendentemente dal fatto che tu abbia effettivamente inviato candidature recenti, la curiosità o la preoccupazione possono spingerti a rispondere. La voce registrata ti invita quindi a continuare la conversazione su WhatsApp, promettendo ulteriori dettagli e, in alcuni casi, offrendo un piccolo incentivo economico per invogliarti a seguire le loro istruzioni.
Se cedi alla tentazione e aggiungi il numero su WhatsApp, i truffatori possono mettere in atto diverse strategie per sottrarti denaro o informazioni personali. Una delle tattiche più comuni è quella di richiedere dati sensibili, come informazioni anagrafiche, indirizzi o coordinate bancarie, con la scusa di dover completare la procedura di assunzione. In alternativa, potrebbero inviarti link malevoli che, una volta cliccati, installano software dannosi sul tuo dispositivo, compromettendo la sicurezza dei tuoi dati. In alcuni casi, i truffatori arrivano persino a chiederti denaro per accedere a corsi di formazione o per garantirti un colloquio di lavoro, facendo leva sulla tua disperazione e urgenza di trovare un impiego. Spesso, queste richieste sono accompagnate da forti pressioni per agire rapidamente, impedendoti di riflettere adeguatamente sulla situazione.

Non cascarci
Per evitare di cadere in questa trappola, è fondamentale prestare attenzione a determinati segnali d’allarme. Innanzitutto, diffida di chiamate o messaggi provenienti da numeri sconosciuti che ti informano di aver ricevuto il tuo curriculum, soprattutto se non hai inviato candidature recenti. Le aziende serie non contattano i candidati tramite messaggi vocali preregistrati o WhatsApp per comunicazioni ufficiali.
Inoltre, diffida di offerte di lavoro che promettono guadagni facili o richiedono pagamenti anticipati. Un altro segnale sospetto è la presenza di errori grammaticali o sintattici nei messaggi ricevuti, che indicano una comunicazione non professionale e potenzialmente fraudolenta.