UFFICIALE pensioni, ti basta aver lavorato 7 anni negli ultimi 10 per mollare tutto | INPS approva la pensione anticipata automatica

L’INPS che ha recentemente approvato una misura di pensione anticipata automatica destinata a rivoluzionare il futuro di molti lavoratori.
Questa decisione apre nuove prospettive per coloro che desiderano lasciare il mondo del lavoro in anticipo rispetto ai tradizionali requisiti di età e contributi.
La novità principale risiede nella possibilità di accedere alla pensione avendo lavorato solamente 7 anni negli ultimi 10, un requisito che si discosta notevolmente dalle norme precedenti.
Tale cambiamento è stato accolto con favore da una vasta fetta della popolazione.
Soprattutto da coloro che svolgono lavori usuranti o che desiderano godersi un meritato riposo dopo anni di sacrifici.
La pensione non è più un problema
Il panorama pensionistico italiano si arricchisce di una novità significativa, con l’INPS che ha delineato le istruzioni per la presentazione delle domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti, in vista del pensionamento nel 2026. La circolare n. 801 del 5 marzo 2025, infatti, apre una finestra temporale ben precisa, fissando al 1° maggio 2025 il termine ultimo per la presentazione delle istanze. Una mossa che mira a fornire certezze e tempistiche chiare ai lavoratori interessati, specialmente quelli del settore privato, inclusi coloro che hanno maturato contributi in diverse gestioni speciali dei lavoratori autonomi.
L’INPS ha identificato con precisione le categorie di lavoratori destinatari di questo beneficio: si tratta di coloro che sono impegnati in mansioni usuranti, gli addetti alla “linea catena”, i conducenti di veicoli adibiti al trasporto pubblico collettivo e i lavoratori notturni a turni, con specifiche soglie di giorni lavorativi annui. Per ciascuna di queste categorie, sono stati definiti requisiti di anzianità contributiva, età anagrafica e “quota” (somma di anzianità ed età) differenti, a seconda che si tratti di lavoratori dipendenti o autonomi, e del numero di giorni di lavoro notturno svolti.

Tieni bene a mente le tempistiche
Un aspetto cruciale riguarda i tempi di presentazione della domanda: chi matura i requisiti nel 2026 deve presentare la domanda entro il 1° maggio 2025, pena il differimento della decorrenza della pensione. L’INPS ha infatti stabilito precise penalità in caso di ritardo, che vanno da un mese di slittamento per ritardi fino a un mese, fino a tre mesi per ritardi superiori ai tre mesi.
La procedura di presentazione della domanda è telematica e richiede l’invio di specifici documenti, tra cui il modulo “AP45” e la documentazione comprovante lo svolgimento dell’attività faticosa e pesante. L’INPS, una volta ricevuta la domanda, comunicherà l’esito, che potrà essere di accoglimento, accoglimento con riserva (per chi matura i requisiti nel 2026) o rigetto.