STOP auto Diesel, oppure paghi 900€ in più l’anno: la tassa se vuoi inquinare | Nuove deroghe europee che ti massacrano

Un incubo per gli automobilisti diesel: l’Europa stringe la morsa e il portafoglio trema di fronte a una tassa annuale che sfiora i 900 euro.
L’Europa, con le sue nuove deroghe, sembra pronta a stringere ulteriormente la morsa sull’inquinamento, ma a farne le spese potrebbero essere milioni di cittadini.
Un bivio si prospetta all’orizzonte e cioè dire addio al diesel, o accettare un salasso economico per continuare a inquinare?
Le nuove normative europee potrebbero difatti tradursi in un massacro per chi ancora possiede un’auto a gasolio.
Un’ulteriore stangata, che si aggiunge alle già numerose restrizioni alla circolazione e che rischia di creare una frattura sociale tra chi può permettersi un’auto elettrica e chi no.
Meglio cambiare auto
Ogni tanto anche Bruxelles si prende una pausa. La Commissione europea ha tirato il freno sulle regole che impongono tagli drastici alle emissioni di CO2 per auto e furgoni. Non è una retromarcia in senso stretto, bensì un colpo di frizione: più flessibilità, meno pressione, almeno fino al 2027. In pratica, niente bastonate immediate per le Case automobilistiche che non riescono subito a stare dentro i limiti. Si passa da un controllo annuo a un bilancio triennale: invece di essere giudicati anno per anno, i costruttori avranno tre anni per dimostrare di aver rispettato il tetto massimo di emissioni (93,6 grammi per chilometro). Un po’ di fiato per chi, in questa corsa verso il green, sta ancora annaspando. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha detto chiaramente che l’obiettivo resta immutato. L’idea è aiutare un settore che sta provando a reinventarsi, senza mollare sulla decarbonizzazione.
Dall’altra parte, però, qualcuno storce il naso. Transport & Environment, organizzazione addetta alla mobilità sostenibile nel Vecchio Continente, ha reagito male. Per loro, questa è l’ultima deroga ammissibile. “I produttori hanno usato dati vecchi per chiedere più tempo. Ma intanto, le vendite di auto elettriche sono salite del 28% solo nei primi due mesi dell’anno”, ha detto Julia Poliscanova, direttrice di T&E. Il ragionamento è semplice: se le EV stanno andando forte, perché rallentare? La normativa stava funzionando, quindi perché cambiarla. La paura è che ogni deroga sposti sempre più in là la transizione, e a rimetterci sia l’ambiente.
Il prezzo per inquinare
Mentre l’Europa concede una tregua ai produttori, gli automobilisti diesel si trovano a fare i conti con un “prezzo per inquinare” sempre più salato. Le nuove deroghe, infatti, non fanno altro che posticipare un cambiamento inevitabile, lasciando però invariati i costi per chi continua a guidare auto a gasolio.
Bollo auto più caro, accise sul carburante in aumento, assicurazioni con tariffe maggiorate: un vero e proprio salasso, che rischia di diventare insostenibile per molti. E mentre le auto elettriche diventano sempre più accessibili, chi rimane fedele al diesel si trova a pagare un conto sempre più salato, in termini economici e ambientali.