Ultim’ora bollette, “concesso il dispositivo rilascia-energia”: lo installi e non cacci più un euro di tasca tua | La Cassazione lo ha approvato

Risparmio energia (web) - moralizzatore.it
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L’incubo delle bollette energetiche, che grava sulle spalle di milioni di italiani, potrebbe presto trasformarsi in un lontano ricordo.

Una svolta epocale arriva direttamente dalla Corte di Cassazione, che ha dato il via libera all’installazione di un dispositivo rivoluzionario: il “rilascia-energia”.

Questo apparecchio promette di liberare i consumatori dalla morsa dei costi energetici, garantendo un’autonomia senza precedenti.

L’approvazione della Cassazione apre scenari inediti, dove l’indipendenza energetica domestica diventa una realtà tangibile.

Entusiasmo e speranza si diffondono tra le famiglie italiane, che vedono in questa innovazione una luce in fondo al tunnel dell’inflazione.

Ti basterà installarlo

Una sentenza del Consiglio di Stato ha aperto una breccia nel settore dell’energia rinnovabile, ridefinendo i limiti per l’installazione di impianti fotovoltaici in aree soggette a vincoli paesaggistici e urbanistici. La decisione, emessa in seguito al caso di una famiglia di Firenze, stabilisce che i permessi per tali impianti non possono essere negati per motivazioni generiche, ma solo in base alle specifiche modalità di installazione sugli edifici. La vicenda ha avuto inizio nel 2020, quando una famiglia residente in via della Querciola, nelle vicinanze delle Ville Medicee, ha avviato le procedure per dotare la propria abitazione di un impianto fotovoltaico. L’edificio si trova in un’area identificata dal regolamento comunale come “centro storico minore-borgo storico (zona A)”, rientrando quindi in un’area vincolata sotto il profilo paesaggistico.

Nonostante un primo parere favorevole della commissione paesaggistica comunale, la Soprintendenza ha successivamente rigettato la richiesta, adducendo come motivazione “l’estrema vicinanza dell’edificio al sistema delle ville medicee”. Anche il Comune ha confermato l’incompatibilità dell’impianto con il contesto, ribadendo il diniego in sede di riesame. I proprietari non si sono arresi e, dopo aver modificato il progetto, hanno presentato una nuova richiesta di autorizzazione, sostenendo di aver ottemperato alle prescrizioni imposte. Tuttavia, sia la commissione paesaggistica che il Comune di Firenze hanno respinto nuovamente l’istanza, confermando il parere negativo della Soprintendenza.

Fotovoltaico-residenziale-tetto (web) - moralizzatore.it
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L’importanza delle modalità di installazione

Nel 2022, il TAR di Firenze ha dato ragione all’amministrazione comunale, respingendo il ricorso della famiglia. Quest’ultima ha quindi deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato, che ha ribaltato la sentenza. Secondo i giudici di Palazzo Spada, l’evoluzione delle necessità energetiche impone di non percepire più gli impianti fotovoltaici come elementi di disturbo visivo in senso assoluto.

La sentenza sottolinea che l’attenzione deve essere posta sulla modalità di integrazione dei pannelli fotovoltaici negli edifici e nel contesto paesaggistico, piuttosto che sulla loro mera presenza. Nel caso specifico, la documentazione fotografica prodotta dimostrava che la soluzione progettuale adottata riduceva significativamente l’impatto visivo, armonizzandosi con l’ambiente circostante.