Calcioscommesse, è accaduto di nuovo | Indagati 12 calciatori di serie A per puntate su siti illegali

Calcio scommesse
Scommesse sul calcio – Freepik – Moralizzatore.it

Alcuni giocatori di calcio sono indagati per fatti avvenuti fino al 2023, nell’ambito di un’inchiesta su un giro di scommesse clandestine.

Un’indagine avviata dalla Procura di Milano ha portato alla luce un presunto giro di scommesse illegali.  Sono coinvolti circa una dozzina di calciatori di Serie A.

Questo è stato comunicato dal Corriere della Sera. Secondo quanto riferito, si parla di un milione e mezzo di euro sequestrati, cinque richieste di arresti domiciliari, e numerosi nomi noti nel mondo del calcio finiti sotto inchiesta.

Pare che nessuno dei giocatori abbia truccato le partite. Tuttavia contravvenendo le regole del mondo del calcio, molti di loro avrebbero scommesso, anche su sport diversi dal calcio.

Le azioni sarebbero state motivate dalla noia piuttosto che da un reale bisogno economico. Tutto sarebbe partito dall’analisi dei telefoni sequestrati a Sandro Tonali e Nicolò Fagioli nell’ottobre 2023 dalla Guardia di Finanza di Torino.

Calciatori e scommesse

Le informazioni raccolte dalla procura hanno permesso di comprendere come i calciatori abbiano gestito la rete di scommesse. Avevano adottato un sistema in cui molti giocatori avrebbero speso cifre importanti su piattaforme di scommesse non autorizzate.

Erano riusciti anche a creare una sorta di “banca” per il gruppo. Infatti esisterebbe una gioielleria milanese, utilizzata per mascherare i pagamenti attraverso finte vendite di orologi di lusso.

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Calcioscommesse, calciatori nei guai – Freepik – Moralizzatore.it

I nomi coinvolti

Oltre ai nomi di Fagioli e Tonali, che erano già indagati a Torino, sono indagati altri venti sportivi in totale. Tra questi, come “meri scommettitori”, i calciatori Alessandro Florenzi, Nicolò Zaniolo (anche il suo nome era già stato iscritto a Torino), Wes McKennie, Mattia Perin, Samuele Ricci, Raoul Bellanova, Cristian Buonaiuto, Leandro Paredes, Matteo Falzarano, Matteo Cancellieri, Adames Firpo, Marco Sartori, Angel Di Maria e altri sportivi ancora, tra cui pure il tennista Matteo Gigante.

I calciatori avrebbero inizialmente ottenuto credito dai gestori delle scommesse. Quando i debiti diventavano ingenti, venivano indirizzati verso una specifica gioielleria, dove simulavano l’acquisto di Rolex e altri orologi. I bonifici erano tracciabili e accompagnati da regolari fatture, ma gli orologi non lasciavano mai il negozio: un modo per far sembrare leciti pagamenti che, in realtà, servivano a saldare debiti di gioco. Per questa presunta operazione di riciclaggio, la Guardia di Finanza ha sequestrato 1,5 milioni di euro dai conti della società «Elysium Group srl», che gestisce la gioielleria. La noia dei ritiri li ha portati a commettere illeciti.