Meloni alla Casa Bianca - Wikipedia - Moralizzatore.it
L’incontro tra la presidente Meloni e il suo corrispettivo americano Trump, ha scisso le opinioni. Qualcuno grida “successo”, altri “flop”.
L’incontro alla Casa Bianca tra la premier italiana e il Tycoon è stato un momento politico caratterizzato da grandi pacche sulle spalle e sorrisi amichevoli.
I due sono uniti dal fatto di essere fondamentalmente i capi di due governi conservatori che condividono le medesime ideologie e lo hanno dimostrato in molti momenti.
Entrambi hanno dichiarato di volere ostacolare una eventuale politica espansionista cinese e di condividere il problema dei migranti.
Punti che accomunano due governi simili e che hanno fatto apparire Trump cortese, rispetto ai fallaci incontri con gli altri presidenti.
E’ stato volutamente intimidatorio con Zelenskyy, il presidente ucraino, e poco tollerante con Emmanuel Macron e Keir Starmer durante le loro visite alla Casa Bianca. Con Meloni, invece, è stato il ritratto perfetto dell’ospite cortese. Per lei ha usato parole come “amica” che “tutti amano… e rispettano”.
Ricordate che la premier più volte è stata definita “sussurratrice di Trump” come se la sua voce lo calmasse, ma in realtà dai filmati si vede spesso il Tycoon ricorrere a smorfie fuori dall’inquadratura cercando sguardi o chissà suggerimenti.
L’incontro è stato visto da molti come un grande successo, tuttavia alcuni punti meritano di essere sottolineati. Perché se soppesate le parole nulla è cambiato. Trump ha ribadito che ama vedere che tutti gli facciano visita, l’Italia come vuole l’America aumenterà le spese militari e acquisterà il gas Usa. Imbarazzanti alcuni momenti, come quando è stato chiesto in italiano a Meloni di esprimersi sulle querelle ucraina e Trump ha preteso una traduzione. La presidente ha interrotto la interprete per ritradurre lei stessa e aggirare il contesto spinoso degli aiuti all’Ucraina, quando il Tycoon vuole abbandonare.
Momento spiacevole anche quando al presidente Usa viene chiesto se pensa ancora agli Europei come a dei parassiti e lui finge di non capire. Lei interviene affermando che non lo ha mai detto e lui conferma. Ora tutti sapete che dalle chat trapelate di Vance e del segretario Hegset la parola parassiti è stata usata. E sapete anche che Trump ha confermato che “gli europei sono parassiti, lo sono stati per anni, ma non li biasimo, biasimo Biden”. Forse i due per evitare questa uscita servilistica, potevano evitare di negare e dire che avevano chiarito senza avvalorare un clima negazionista, che non fa bene alla politica.
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