Abusi edilizi, il decreto Salva case ti tutela: puoi sanare tutto a spese del condominio | I tuoi vicini ti odieranno
Una delle illegalità più diffuse nel settore immobiliare è l’abuso edilizio. Il Governo lancia una ciambella di salvataggio ai proprietari
Sanare gli abusi edilizi, quanto meno quelli più lievi e non di grave entità. Questo era, ed è tutt’ora l’obiettivo del Governo italiano nel momento in cui è stato varato il cosiddetto Decreto Salva Case del 2024. Un provvedimento che ha comunque aiutato quei proprietari di immobili che avevano commesso un abuso.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha difeso a spada tratta il Decreto che in effetti semplifica e favorisce la regolarizzazione solo di alcune lievi difformità edilizie, non degli abusi più gravi ed evidenti.
Si fa esplicito riferimento a opere come vetrate scorrevoli e amovibili e a quelle realizzate per proteggersi dal sole. purché non provochino un aumento di volumetria. Si tratta di lavori che non hanno bisogno di permessi ma sono comunque tenuti a rispettare in toto il regolamento.
Su questo tema l’esecutivo di centrodestra è andato avanti per la sua strada, convinto di aver varato un provvedimento utile a rimettere mano all’intero comparto immobiliare. Detto questo possiamo cambiare argomento, restando comunque nell’ambito delle spese legate alla nostra casa.
Spese condominiali, la controversia è in atto: cosa c’è da sapere
Parliamo di uno degli ambienti che in un condominio occupano un ruolo di primaria importanza, vale a dire il terrazzo condominiale che in linea di massima si presume sia sempre di proprietà del condominio stesso e non di un singolo condomino.
La conseguenza più importante di questo consolidato regolamento è che tutti dovranno partecipare alle necessarie e inevitabili spese di manutenzione ordinaria o straordinaria in base ai rispettivi millesimi di proprietà.
Spese condominiali, cosa può succedere al terrazzo condominiale: tutti i dettagli
La proprietà condivisa del terrazzo è la regola e come tutte le regole è prevista la classica eccezione. In particolare un atto di proprietà può stabilire una proprietà esclusiva di tali aree. Se non esiste un documento che ne definisce la proprietà esclusiva, la terrazza può essere utilizzata liberamente da tutti i condomini.
Pertanto nel caso in cui il terrazzo condominiale sia di proprietà di un privato le spese si dividono con questa modalità: il condomino che ne ha diritto all’uso esclusivo contribuisce con 1/3 della spesa, mentre i restanti 2/3 sono a carico di tutti i condomini in base ai millesimi.