Canone RAI, lo azzeri con una telefonata | Ne paghi solo un decimo se presenti questa richiesta all’INPS
Il canone RAI è al centro di una polemica nella maggioranza di Governo. Nonostante il mancato taglio a 70 euro c’è un modo per non pagarlo
Il taglio del canone RAI è sfumato in extremis. Se è vero che una parte della maggioranza di Governo era favorevole alla riduzione dagli attuali 90 a 70 euro, in particolare la Lega e un segmento di Fratelli d’Italia, alla fine grazie al voto di Forza Italia la tassa più detestata dai contribuenti è rimasta sui livelli originari.
A causa del canone RAI l’esecutivo di centrodestra ha corso il rischio, non troppo elevato a dire il vero, di andare in frantumi. Sta di fatto che alla fine la tanto auspicata riduzione voluta da Matteo Salvini non è andata in porto.
Rimane tutto com’è, dunque anche la possibilità da parte di alcune categorie di cittadini di non pagare il canone in bolletta. L’esenzione totale da questa fastidiosa tassa riguarda tutti gli over 75 con reddito non superiore a 8.000 euro, i diplomatici e i militari stranieri e, com’è ovvio, coloro che non possiedono una televisione in casa.
Per quanto riguarda tutti gli altri cittadini il versamento dei 90 euro attraverso le bollette della luce non è un’opzione o una scelta facoltativa, ma un imperativo categorico. Esiste però una sorta di scappatoia, un escamotage che consente di alleggerire di molto il peso del canone RAI.
Canone RAI, ecco il trucco per non pagarlo: non è un diritto esteso a tutto
Si tratta di uno stratagemma grazie al quale il canone può essere stralciato ed eliminato dalla bolletta della luce. Questo arguto sistema non è però un diritto estendibile indiscriminatamente a tutte le categorie di cittadini.
A poterne usufruire infatti sono solo ed esclusivamente ai pensionati i quali possono rateizzare il canone RAI all’interno della pensione stessa. La procedura per ottenere la distribuzione rateale è molto semplice e non comporta particolari perdite di tempo.
Canone RAI, la procedura è facilissima. non si può proprio sbagliare
Non c’è altro da fare che presentare una regolare domanda all’Inps, che a sua volta provvederà di conseguenza a dividere l’importo del canone dalla bolletta e ad addebitarlo in 11 comode rate mensili senza alcun interesse di aggravio e direttamente sul cedolino della pensione.
Come si può vedere non c’è niente di più facile. Infatti la domanda si può inviare all’INPS tramite il sito Internet dell’Inps oppure con il cosiddetto contact center al numero gratuito 803 164 o ancora allo 06 164 164.