Scattano i controlli per le attività commerciali: stanno incrociando i dati e gli scontrini | Nessuno si salva
Con le festività natalizie a un passo gli esercizi commerciali finiscono nel mirino dei controlli fiscali. Aumenta il rischio di sanzioni
L’evasione fiscale è uno dei tasti più dolenti del sistema economico del nostro Paese. Le cifre non versate e quindi sottratte allo Stato dalle migliaia di evasori sarebbero più che sufficienti a rilanciare settori in crisi da svariato tempo come la sanità pubblica e l’istruzione.
Si parla di almeno 40 miliardi di euro all’anno di ammanco nelle casse del Fisco, di fatto l’equivalente di una corposa manovra finanziaria. Proprio per tali ragioni il Governo italiano presieduto da Giorgia Meloni sta cercando di trovare le misure adatte a contrastare al meglio questa vera e propria piaga.
Uno dei punti deboli dello Stato nei confronti dell’evasione è da sempre la difficoltà diventata cronica nell’effettuare i dovuti controlli, soprattutto nel settore delle attività commerciali. Il contrasto ai guadagni in nero è l’assoluta priorità per il fisco italiano.
È da parecchio tempo che lo Stato cerca il sistema più idoneo per mettere in pratica il collegamento tra gli scontrini emessi dai titolari di un esercizio commerciale e l’Agenzia delle Entrate.
Via ai controlli a tappeto per tutti i commercianti, stop all’evasione: il Fisco fa sul serio
Il Fisco non ha mai la certezza assoluta che i commercianti operino correttamente contabilizzando tutti gli scontrini emessi. Nessuno può sapere se ristoranti, bar e negozi dichiarano esattamente tutto ciò che incassano.
Il risultato è che l’Agenzia delle Entrate è in difficoltà non avendogli strumenti per provare il contrario. Per risolvere un problema di tale portata il Fisco si è dunque assunto il compito di contrastare il più possibile l’evasione nel commercio al dettaglio.
Controlli a raffica nel commercio, l’Agenzia delle Entrate approva: di che si tratta
Uno degli strumenti più utilizzati consiste nel verificare se a fronte di un pagamento realizzato con il bancomat o con la carta di credito sia stato emesso il relativo scontrino o la fattura. Per rendere possibile un pagamento elettronico devono verificarsi alcune condizioni imprescindibili.
Da un lato l’esercente, il titolare dell’attività in questione, deve dotarsi di un dispositivo Pos che nel frattempo è diventato obbligatorio e per farlo deve contattare la sua banca di riferimento. Dall’altro l’utente che, sempre tramite la banca, si dota della carta con cui pagare.