Fino a 70 mila euro se ti licenzi, non é uno scherzo: l’accordo é stato siglato
Incentivi fino a 70 mila euro ai dipendenti che scelgono volontariamente di licenziarsi. Non si tratta di uno scherzo.
Un accordo concreto nasce dalla necessità di molte aziende di ristrutturare il proprio organico in un mercato sempre più competitivo.
Questo metodo prevede l’offerta di un incentivo economico ai dipendenti che decidono di interrompere volontariamente il proprio rapporto di lavoro.
L’importo dell’incentivo arriva fino a 70 mila euro, una cifra che può rappresentare un’opportunità significativa per chi desidera intraprendere nuove strade professionali o personali.
Per i dipendenti, questa proposta rappresenta una soluzione che offre diversi vantaggi, dal momento che può essere un’importante riserva finanziaria per affrontare il periodo di transizione.
Fino a 70 mila euro se lasci il lavoro
Non mancano però le critiche a questa pratica. Non tutti i lavoratori sono in grado di sfruttare al meglio l’incentivo economico, rischiando di trovarsi in difficoltà. Ma l’opportunità è allettante sicuramente per tutti, dando speranza per un futuro migliore. Si tratta di un’opportunità interessante anche per i dipendenti con maggiore anzianità di servizio, che possono approfittare degli incentivi sostanziosi e dei percorsi di ricollocamento per una transizione verso una nuova fase lavorativa.
Se ben gestita, infatti, può costituire un vero e proprio vantaggio per i lavoratori che devono ricevere un supporto adeguato per evitare che questa pratica si trasformi in una nuova forma di precarietà. Non si tratta di uno scherzo, ma esiste già un accordo.
Accordo per i licenziamenti volontari
Benetton, noto marchio italiano di moda, si trova ad affrontare una crisi economica profonda che ha portato alla chiusura di numerosi punti vendita e alla necessità di riorganizzare il personale. In risposta a questa situazione, è stato raggiunto un accordo tra l’azienda e i sindacati per incentivare i licenziamenti volontari, con l’obiettivo di gestire le difficoltà economiche in modo consensuale. L’accordo prevede un significativo aumento del 30% degli incentivi per i lavoratori che scelgono di lasciare volontariamente l’azienda. Gli importi possono raggiungere un massimo di 70.000 euro, calcolati in base all’anzianità di servizio. Oltre al contributo economico diretto, l’azienda offre anche percorsi di outplacement dal valore di 4.000 euro, finanziati interamente da Benetton, per supportare i dipendenti nel trovare nuove opportunità professionali. Un ulteriore incentivo è la possibilità di un contratto temporaneo presso agenzie di lavoro interinale.
Fino a 20 dipendenti che accettano il pacchetto di uscita potranno essere assunti per 12 mesi, garantendo un ponte economico e lavorativo verso nuove prospettive. Il contesto dell’accordo è dettato dalla grave crisi economica che il marchio sta affrontando. Benetton ha annunciato la chiusura di 500 negozi a livello globale, di cui 202 in Italia, pari al 30% del totale nazionale. L’azienda ha fissato un obiettivo ambizioso: ridurre le perdite annuali a 50 milioni di euro entro il 2025, partendo dai 230 milioni di euro di perdita registrati nel 2023. Nonostante l’accordo, i sindacati esprimono preoccupazione per le condizioni dei lavoratori che sceglieranno di rimanere in azienda. La riduzione dei costi operativi e le chiusure programmate potrebbero peggiorare le condizioni di lavoro. Per il momento, è stato concordato che fino al 28 febbraio 2025 i dipendenti saranno soggetti a un massimo di due giorni di solidarietà al mese. Successivamente, verrà aperta una nuova fase di negoziazione per valutare eventuali ulteriori misure.