Rifiuti: se ne hai troppi ora ti bacchettano | La nuova tassa è un salasso
È un problema, quello della tassa sui rifiuti, che da sempre suscita accese polemiche. Il sistema sta per cambiare completamente
Più che un problema quello dei rifiuti è una vera e propria piaga sociale. In particolare nelle grandi città, con un riflettore puntato soprattutto su Roma e Napoli, la raccolta della spazzatura crea da sempre disagi a tutti i cittadini.
Il dossier che da sempre crea imbarazzi ad ogni amministrazione comunale che si rispetti è quello che riguarda lo smaltimento dell’immondizia. Con le più disparate e consuete polemiche annesse.
Nella Capitale ad esempio fa ancora discutere la decisione da parte della giunta del sindaco Gualtieri di realizzare il termovalorizzatore che dovrebbe, almeno in teoria, risolvere una buona parte dell’eliminazione dei rifiuti.
Quante volte siamo stati costretti a camminare su marciapiedi lastricati di immondizia di ogni tipo, con i cassonetti stracolmi e maleodoranti. Scenari a dir poco vergognosi per un Paese civile.
La rabbia aumenta sapendo che nonostante il disservizio evidente siamo obbligati a pagare la fatidica tassa sui rifiuti. Parliamo di centinaia di euro all’anno, denaro che puntualmente versiamo nelle casse dei Comuni.
Cambiano le tasse sui rifiuti, è una rivoluzione
Molti si noi la conoscono per il suo acronimo classico, la Tari. Ebbene, tra non molto la Tari diventerà solo un ricordo per tutti i cittadini di questo Paese. Chi spera però di pagare meno nel prossimo futuro rischia di prendere la classica cantonata.
Non è prevista, almeno in tempi brevi, alcuna diminuzione della pressione fiscale in Italia. Dunque, anche la tassa sui rifiuti bene che vada resterà sui livelli attuali. La differenza più significativa, l’unica a dire il vero, riguarderà i criteri di pagamento.
Addio alla Tari, ma non fatevi troppe illusioni
Tra un po’ diremo addio una volta per tutte alla Tari. Il nuovo meccanismo, diversamente da quello attuale, prevede infatti che la quantità di denaro che gli utenti saranno chiamati a pagare sia legato direttamente al reale volume di immondizia prodotta dai cittadini stessi. Il posto della Tari sarà preso infatti dalla Tarip, che si traduce come Tassa Rifiuti Puntuale. Detto della conferma di una quota fissa e di un’altra variabile ad essere decisiva sarà la reale produzione dei rifiuti differenziati.
La Tarip è dunque vincolata in tutto e per tutto alla produzione di rifiuti indifferenziati: è questa l’autentica novità rispetto al passato. L’obiettivo di tutti i cittadini consisterà nel risparmiare il più possibile, ma non sarà facile con questa nuova tariffa. Sarà obbligatorio fare grande attenzione alla raccolta differenziata dei rifiuti, lasciando nel cosiddetto secco non riciclabile solo ed esclusivamente ciò che non si può considerare un rifiuto differenziato.