Ultim’ora: addio alla DICHIARAZIONE DEI REDDITI | Ora ti fanno l’accertamento automatico: in galera con niente

Addio dichiarazione dei redditi (moralizzatore) - moralizzatore.it
Addio dichiarazione dei redditi (moralizzatore) – moralizzatore.it

L’Agenzia delle Entrate, grazie alla mole di dati in suo possesso, sarebbe in grado di elaborare autonomamente il nostro reddito, evitando al contribuente la faticosa compilazione della dichiarazione.

Il mondo del fisco si trasforma a velocità supersonica, aprendo scenari inediti e, a tratti, inquietanti.

L’ultima novità, destinata a scuotere dalle fondamenta le nostre certezze, riguarda la dichiarazione dei redditi, un appuntamento annuale che per molti rappresenta un incubo burocratico.

Ebbene, sembra che l’incubo stia per cambiare forma, trasformandosi con l’arrivo dell’accertamento automatico.

Un meccanismo che, promettendo semplificazione e trasparenza, rischia di trasformarsi in una trappola per i contribuenti..

Cosa cambia

L’addio alla dichiarazione dei redditi come la conosciamo potrebbe essere più vicino di quanto immaginiamo. L’Agenzia delle Entrate sta lavorando a un sistema di “accertamento automatico” dei redditi, un cambiamento epocale che potrebbe semplificare la vita di molti contribuenti. Ma come funzionerebbe l’accertamento automatico? L’idea è semplice: l’Agenzia delle Entrate, sfruttando le informazioni già in suo possesso sarebbe in grado di calcolare automaticamente il nostro reddito imponibile e l’imposta dovuta. Si potrà quindi dire addio per sempre a moduli da compilare, scadenze da ricordare e adempimenti burocratici.

Attualmente, non tutti i contribuenti sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi. Sono previsti casi di esonero, ad esempio per chi possiede solo determinati redditi entro limiti specifici e a determinate condizioni.
L’introduzione dell’accertamento automatico potrebbe portare a una revisione dei criteri di esonero, con possibili implicazioni per diverse categorie di contribuenti. Ad esempio l’esonero se il reddito deriva esclusivamente dall’abitazione principale e relative pertinenze, a condizione che siano situate in comuni diversi da quello in cui si trova l’abitazione principale per la quale non è dovuta l’IMU. Esonero se il reddito deriva da lavoro dipendente o pensione e viene corrisposto da un unico sostituto d’imposta che ha effettuato le ritenute d’acconto. O ancora, sono esonerati i contribuenti che possiedono solo redditi esenti da IRPEF, redditi soggetti ad imposta sostitutiva (come interessi sui BOT) o redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (come interessi su conti correnti).

Dichiarazione dei redditi (Depositphotos) - moralizzatore.it
Dichiarazione dei redditi (Depositphotos) – moralizzatore.it

Pro e contro

I vantaggi di una possibile automazione sono evidenti: semplificazione e  risparmio di tempo sono tra i pro più allettanti. Tuttavia, ci sono anche dei rischi da considerare come la mancanza di controllo dal  momento in cui il contribuente potrebbe non avere la possibilità di verificare e correggere eventuali errori nel calcolo dell’imposta.

La raccolta e l’utilizzo di una grande quantità di dati personali da parte dell’Agenzia delle Entrate potrebbero, inoltre, sollevare problemi di privacy. E, per di più, in caso di mancato pagamento dell’imposta calcolata automaticamente, il contribuente potrebbe essere soggetto a pesanti sanzioni anche se non ha commesso alcun errore.