“Buongiorno, revisione elettrodomestici”, 3.000€ di multa se li trova fuori norma: adesso ti mandano il tecnico a casa

Ti conviene avere tutto a norma perché se hai qualcosa che non va ti ritrovi con una multa di 3000 euro, al tecnico non sfugge nulla.
La conformità alle normative vigenti è diventata fondamentale per garantire la sicurezza degli occupanti e l’efficienza energetica delle abitazioni.
Anche se ci si trova a trascurare spesso una manutenzione adeguata per evitare di spendere meno soldi possibile, il rischio di pagare il doppio è assicurato.
Le autorità competenti hanno intensificato i controlli, prevedendo sanzioni fino a 3.000 euro per chi possiede elettrodomestici fuori norma.
Non si scherza, la normativa parla chiaro: c’è bisogno di manutenzione periodica e se non l’hai fatta ti conviene correre subito ai ripari.
Controlla bene che tutto sia a norma: le multe sono gravi
Naturalmente la responsabilità di mantenere tutto a norma ricade principalmente sul proprietario dell’immobile ma anche in caso di affitto, l’inquilino è tenuto a effettuare la manutenzione ordinaria, mentre il proprietario deve garantire la conformità e la sicurezza. Ciò che non è a norma è un grave rischio per la sicurezza domestica per questo va mantenuto tutto secondo specifici standard tecnici.
Durante l’ispezione, un tecnico abilitato verifica lo stato degli impianti e la presenza della documentazione necessaria, come la dichiarazione di conformità e il libretto di manutenzione. In caso di irregolarità, oltre alle sanzioni pecuniarie, può essere richiesto l’adeguamento immediato. Per evitare sanzioni e garantire la sicurezza della propria abitazione bisogna, dunque, effettuare manutenzioni periodiche affidandosi a tecnici abilitati.

Obbligo di manutenzione periodica: normative e sanzioni
La normativa vigente stabilisce regole precise per la revisione degli impianti, le responsabilità dei soggetti coinvolti e le possibili sanzioni in caso di mancato rispetto degli obblighi. In questo ambito, la manutenzione periodica della caldaia è un obbligo previsto dalla legge per garantire la sicurezza e l’efficienza degli impianti di riscaldamento. Dal 2013, la revisione della caldaia non è più necessariamente annuale, ma dipende dal tipo di impianto, infatti, la frequenza dei controlli è indicata nel libretto della caldaia o può essere stabilita dal tecnico specializzato. Generalmente, gli impianti a gas richiedono controlli con una cadenza che varia tra 1 e 4 anni, mentre per altre tipologie di impianti, come quelli a biomassa o a gasolio, le tempistiche possono essere diverse.
Oltre al rispetto degli obblighi di legge, la manutenzione periodica della caldaia è essenziale dal momento che una caldaia non controllata può presentare malfunzionamenti che aumentano il rischio di fughe di gas, incendi o esplosioni, oltre che un consumo molto maggiore dei costi in bolletta. Il mancato rispetto degli obblighi di manutenzione può comportare sanzioni amministrative non di poco conto, come multe che variano dai 500 ai 3.000 euro per i proprietari o gli inquilini responsabili della revisione oltre a costi aggiuntivi derivanti dall’obbligo di effettuare controlli straordinari in caso di mancata manutenzione. Per le imprese con impianti di grandi dimensioni, le sanzioni possono essere raddoppiate, con conseguenti ripercussioni economiche più severe.