Sciopero supermercati, CHIUSI per 7 giorni: ecco le date per non restare senza cibo e beni di prima necessità

Sciopero supermercati: è emergenza. Una settimana senza poter fare acquisti, ecco le date per poter fare prima scorta.
I supermercati rappresentano un pilastro fondamentale della vita quotidiana moderna, poiché offrono una vasta gamma di prodotti alimentari e non solo, in un unico luogo.
Questo permette ai consumatori di risparmiare tempo e fatica, evitando la necessità di visitare più punti vendita per acquistare ogni singolo articolo.
Inoltre offrono numerosi vantaggi economici, come le promozioni del tipo “prendi due e paghi uno” o le confezioni famiglia, che consentono di risparmiare sul lungo periodo. Senza contare la possibilità di approfittare di offerte settimanali su prodotti freschi e non.
Tuttavia, cosa accadrebbe se, improvvisamente, tutti i supermercati chiudessero per una settimana intera?
Sciopero supermercati: le date
Sarebbe una vera e propria tragedia per molte persone, in particolare per chi ha orari di lavoro molto stretti e difficilmente riesce a fare la spesa durante la settimana. La necessità di recarsi in più negozi per acquistare prodotti diversi porterebbe a un enorme dispendio di tempo e fatica, creando disagi a chi, solitamente, è abituato a fare acquisti in un solo posto.
Non fare la spesa per una intera settimana potrebbe essere dunque un problema per molti. Eppure, questo scenario che potrebbe sembrare surreale, non è troppo lontano dalla realtà. È anzi quello che sta succedendo proprio in questi giorni. Conviene fare scorta di cibo?

Cosa sta succedendo
In realtà per il momento in Italia siamo al sicuro, è in Svezia che c’è movimento. Ma a scioperare non sono i supermercati, bensì i clienti. A partire dal 24 marzo infatti è iniziata una protesta dei consumatori contro l’inarrestabile aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. Per una settimana nessuno farà acquisti nei grandi supermercati e nelle catene della grande distribuzione organizzata (GDO).
La notizia del Guardian, ripresa da Gambero Rosso, racconta della rabbia dei cittadini per l’aumento ritenuto ingiustificato dei costi. Infatti, secondo quanto riportato, il costo medio annuo della spesa di una famiglia è aumentato di circa 30.000 corone (circa 2.763 euro) dal gennaio 2022. In particolare, alcuni prodotti di uso comune come il caffè, rischiano di superare le 100 corone (circa 9,21 euro) alla confezione. La denuncia dei clienti è che questi aumenti sono favoriti dalla limitata concorrenza nel settore della grande distribuzione. E boicottare i supermercati per una settimana è l’unica arma in mano a chi viene colpito da questa situazione. Chissà che anche in Italia prima o poi non succeda qualcosa del genere.